New Zealand domina in grande stile nel giorno della riscossa di Luna Rossa. Una marcia trionfale quella del team di Dean Barker che a bordo ha ospitato Francesco de Angelis. In tutte e due le regate dove i kiwi sono sembrati andare a spasso nel golfo – altro che regate di flotta – rifilando centinaia di metri di distacco a tutti gli altri, Prada ha vinto entrambe le volate per il secondo posto: nel race 3 con Piranha di Chris Draper, nel race 4 con Swordfish di Paul Campbell James che addirittura scatta in testa all’inizio, tra l’entusiasmo del pubblico sul lungomare, subendo poi la rimonta degli «all blacks».
Ma la grande sorpresa arriva nella regata di riserva che ha visto trionfare nettamente proprio Swordfish: se per caso nei prossimi giorni sarà impossibile completare il programma previsto, questa «spare race» sarà considerata valida come regata n.9 (che vale 5 volte le regate normali, 50 punti contro 10). E darà pure una manciata consistente di punti. Insomma, la prima vittoria di Luna Rossa in queste World Series non fa ancora classifica perché è solo eventuale ma fa tantissimo morale. Tanto da indurre persino lo skipper di Luna Rossa, Max Sirena, solitamente cauto, a lanciarsi in iperboli meravigliate: «Ero certo che in situazioni meno estreme eravamo più competitivi e l’abbiamo dimostrato». I risultati di ieri non sono casuali. Dopo il mare infuriato dell’esordio, infatti, il golfo di Napoli con poco vento (tra i 9 e gli 11 nodi) e mare praticamente piatto sembrava molto simile a quello di Auckland dove i due equipaggi, alleati da tempo in quella che somiglia tanto a una guerra tra bande, si sono allenati per oltre un anno e mezzo. Nel pomeriggio partenopeo si sono viste chiazze scure di mare, quelle dove arrivava qualche refolo, e macchie chiare di bonaccia opprimente. Li chiamano «buchi di vento» e per chi è in regata sono una vera angoscia. Anche se si sta a bordo di un catamarano con l’ala rigida.
Basta una nota per capire. Il famoso (e bravissimo) Oracle di Spithill è arrivato settimo nella prima regata e quarto nella seconda: soprattutto nel race 3 è sembrato imbarazzante l’atteggiamento di Jimmy «the shark», quasi annichilito dalla partenza a razzo della barca di Emirates. Quando il tempo è così, a chi tocca tocca: anche se spetta ai defender e futuri grandi favoriti all’America’s Cup 2013. Pure Artemis – gli svedesi hanno sostituito l’ala rigida danneggiata dalla scuffiata del giorno prima con quella di Aleph – paga dazio: terzo nella prima, ottavo nella seconda regata. Luna Rossa Piranha, come detto, ha «trionfato» nello sprint per il secondo posto nella prima regata: spettacolare il duello con Artemis, Oracle di Bundock e un sempre più sorprendente Team Korea. La giornata è iniziata con sei scafi contemporaneamente in mare, nei primi tre match race di questa tappa delle World Series: Artemis batte China, Oracle Bundock vince il derby con Spithill e Luna Rossa Piranha piega Korea.
A guardare la classifica dopo le prime quattro regate, in testa nettamente New Zealand con 38 punti poi Spithill con 29 punti e al terzo posto Luna Rossa Piranha e Korea a 27 punti.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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