Scontri e tensione all’esterno, sfottò e ironia sugli spalti. È un derby a due facce quello dell’Olimpico tra i tifosi di Roma e Lazio. Prima del fischio d’inizio della partita l’odore che si respira nei pressi dello stadio è quello acre dei lacrimogeni sparati dalle forze dell’ordine per disperdere i violenti, le tribune invece si colorano di striscioni e bandiere delle due formazioni.
La stracittadina numero 140 di campionato parte però male, con incidenti fuori dallo stadio, con l’accoltellamento di due romanisti aggrediti dagli ultrà biancocelesti dopo che avevano parcheggiato nei pressi di Ponte Milvio. Un terzo tifoso, questa volta laziale, è invece ferito al gluteo da due romanisti all’altezza del Ponte Duca d’Aosta. Altri due tifosi accoltellati hanno poi richiesto cure mediche, uno presentandosi al pronto soccorso, l’altro all’ingresso dello stadio. Un altro tifoso à invece rimasto ferito per essere stato colpito alla testa con una bottiglia. Ma fin da Piazzale Flaminio, dove i negozianti per paura hanno abbassato anzitempo le saracinesche, tutta la zona intorno all’impianto capitolino è teatro di scontri in cui entrambe le tifoserie cercano di sfondare il cordone delle forze dell’ordine lanciando numerosi petardi, sassi e bottiglie di vetro. Che creano problemi anche all’ambulanza che deve soccorrere i feriti. La furia dei tifosi si scatena anche contro un aiuola del Foro Italico che viene bruciata forse da un fumogeno.
Mentre all’esterno le strade vengono coperte da un tappeto di vetri e detriti, all’interno dell’Olimpico parte la gara dello sfottò. A dare il via è la Curva Nord, feudo biancoceleste, che non si lascia sfuggire l’occasione di punzecchiare il presidente della Roma, James Pallotta. L’uomo d’affari statunitense prima del fischio d’inizio si presenta sul terreno di gioco con la sciarpa giallorossa al collo per salutare i sostenitori romanisti ma, una volta entrato in tribuna, è bersaglio dei fischi laziali e di un coro ironico: «Lo sceicco dove sta?». Il riferimento è alla trattativa fallita con Al Qaddumi, potenziale socio individuato dalla proprietà americana che alla fine non ha versato la somma pattuita per entrare al fianco di Pallotta nel club giallorosso. A mettere il dito nella piaga è anche uno striscione esposto in Nord: «Con lo sceicco che triste pantomima, era più dignitosa la colletta del Sistina», con annessa spiegazione del termine «pantomima: messinscena per commuovere o ingannare». Obiettivo dei laziali anche Francesco Totti che ha da poco celebrato il ventennale in serie A con la maglia della Roma. «20 anni del tuo capitano – sputi, calci e lezioni di itagliano» l’ironico messaggio spedito ai rivali giallorossi, che però difendono il loro beniamino con un lunghissimo striscione esposto in Tevere («sei nel centro ed ogni cosa sembra ti sia intorno, sei davanti e tutto il resto è soltanto sfondo: c’è solo un capitano»).
Non meno tagliente, infine, la Curva Sud con la scritta «giovedì gnocchi, sabato trippa, lunedì coniglio», prima di accogliere l’ingresso delle squadre in campo al grido di «La nostra fede non chiede permessi Curva Sud senza compromessi. Roma nostra brillerà». Secca la risposta dei dirimpettai, con una coreografia biancoceleste in Curva Nord, la scritta «Dal 1900la squadra dei padri. La fede immortal!» e la gigantografia di un padre che allaccia gli scarpini al figlio calciatore.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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