Per avere la Nazionale di Lorenzo Insigne, bisognerà attendere ancora. Per il momento Prandelli vara l’Italia della coppia romanista Osvaldo-Destro, con Diamanti alle spalle e la bocciatura di Giovinco. Per il ragazzo di Frattamaggiore, classe 1991, è solo rinviata l’occasione per trasformarsi da promessa in campione. Forse, potrebbe rompere l’incantesimo già questa sera, magari in corso di partita, soprattutto se Malta non dovesse rappresentare niente altro che quello che tutti si aspettano: una squadra materasso. Forse Prandelli pensa a una staffetta con il nuovo pupillo del suo maestro Zeman. Chissà. Una staffetta tra i golden boy del calcio italiano.
Destro-Insigne è stato fino all’ultimo il grande dubbio di Cesare Prandelli. Fino a ieri sera le quotazioni di Lorenzo sembravano in netto rialzo. Poi le parole del commissario tecnico hanno rimesso Mattia al fianco del suo compagno di squadra della Roma, formando la coppia di attaccanti su cui punta anche il tecnico boemo. Senza ovviamente tagliare definitivamente fuori il gioiello del Napoli che, nel modulo anti-Malta, resta al momento fuori. Colpa, per l’appunto, del ritorno al passato, dal 3-5-2 al 4-3-1-2.
Perché Prandelli è tornato al classico: quattro difensori, centrocampo a rombo e i due attaccanti. È successo, può capitare, anche perché il cambio di modulo dell’Italia era un po’ il segreto di pulcinella, dopo il pareggio con la Bulgaria. E con Destro, Prandelli ha un piccolo debito: lo ha sacrificato all’Europeo in favore di un centrocampista (Giaccherini) e quando lo ha riproposto (a Ferragosto contro l’Inghilterra) il romanista non ha fallito l’occasione. Giovane, entusiasta ed equilibrato, Insigne non fa nessun dramma per quella che non è una esclusione: in questi giorni in maglia azzurra ha fatto il suo dovere, impegnandosi e non pretendendo nulla. Con immensa umiltà. Cesare Prandelli l’ha pensata così, senza di lui e con Destro, l’Italia che deve andare a caccia dei primi tre punti delle qualificazioni per i Mondiali del 2014 e, un po’ come se fosse al primo giorno di scuola, le speranze sono più forti delle paure: non è detto che non ci sia spazio per un debutto di Lorenzo «il Magnifico» nella ripresa, anche solo pochi minuti. Dovesse succedere, diventerebbe, il secondo napoletano più giovane ad esordire in Nazionale, dopo Ciro Ferrara.
Tutta Napoli tifa per lui, tutta Napoli sogna il suo esordio questa sera allo stadio di Modena. Se non dovesse avvenire, non sarà un dramma: prima o poi arriverà il momento in cui il predestinato debutterà in Nazionale.
Le vere brutte notizie sono per l’altro azzurro, Christian Maggio che, insieme con Giaccherini, è il sacrificato all’altare del cambio del modulo: devono far posto a Cassani e Peluso che entrano nella difesa a quattro. C’è, però, in campo un altro napoletano: è Antonio Nocerino, che sostituisce l’infortunato De Rossi.
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