Lo stadio Olympiyskiy di Kiev non è l’Hernst Happel di Vienna. Quattro anni dopo l’Italia si riscatta all’Europeo e vince ai rigori la gara dei quarti. In Austria fu eliminata dalla Spagna poi campione, qui, con lo stesso punteggio, 4 a 2, fa fuori l’Inghilterra che crolla ancora davanti al dischetto degli undici metri, maledizione per loro infinita, la quinta volta negli ultimi venti anni. Giovedì, a Varsavia, la semifinale contro la Germania.
Decisiva la trasformazione di Diamanti e in precedenza la parata di Buffon che blocca il sinistro di Cole. Comunque meritata la qualificazione degli azzurri nella loro prima partita in Ucraina. Due pali, De Rossi subito e Diamanti nel supplementare, più altre chance sparse nel match. E gioco, senza pause. Contro i bianchi, capaci solo di difendersi.
Va bene così, nonostante l’attacco abbia fatto cilecca. Mancano precisione e convinzione davanti alla porta nella notte più lunga. Nella prima parte l’Italia semina più che l’Inghilterra. Ma raccoglie poco, come del resto i rivali che attendono, chiusi e organizzati, per ripartire. Balotelli butta via almeno due occasioni facili per il vantaggio. La chance più grande, per gli azzurri, è però la prima. Su cross da destra di Marchisio, il sinistro al volo, dalla distanza, di De Rossi che centra il palo e rimbalza in campo. È il terzo. Al quinto la replica immediata dei bianchi: Milner da destra, Bonucci tagliato fuori e destro ravvicinato, un po’ sporco, di Johnson, con Buffon che ci mette la manona sinistra prima di catturare il pallone tra le braccia. Sarà l’unico pericolo, anche se subito dopo Rooney si tuffa bene sulla pennellata da destra di Johnson, ma di testa alza sopra la traversa.
Il copione è abbastanza scontato. L’Inghilterra aspetta con le tre linee del 4-4-2, più il portiere, nella sua metà campo. Undici uomini a chiudere spazi e corridoi. Senza affannarsi nel pressing. L’Italia, come chiede da sempre Prandelli, fa la partita, anche se spesso deve ricominciare dal via, cioè dai centrali Barzagli e Bonucci. Prima della mezz’ora, però, Pirlo approfitta di un momentaneo calo di attenzione degli avversari che non lo prendono in partenza e gli permettono di costruire senza trovare ostacoli davanti. Lancione in verticale per Balotelli che, in solitudine, ferma bene la palla. Potrebbe tirare da fuori area, visto che il portiere Hart gli va incontro, e invece si addormenta. Terry recupera in tempo. Il tocco in profondità, quattro minuti più tardi, è di Montolivo. Imbucata istantanea al limite. Balotelli sciupa con una semirovesciata centrale. Cassano esplode poi di destro da fuori: Hart non trattiene, ma allontana la palla che scotta. Ancora Pirlo: apertura sul palo lontano, a destra, per Cassano. Sponda di testa. Balotelli, davanti alla porta, ritarda il tap in e consente a Lescott di alzare in angolo. Più palle gol per gli azzurri che però sprecano nei primi quarantacinque minuti più energie. Proprio come vuole Hodgson.
Dopo un’ora due sostituzioni di Hodgson: Walcott e Carroll rispettivamente per Milner e Welbeck. Due innesti da non sottovalutare. Young, grazie a Carrool, va al tiro. Gli azzurri sembrano pagare lo sforzo. Il possesso palla non porta reti, adesso c’è da stare attenti. Prandelli interviene: Diamanti per Cassano. De Rossi non sta bene: dentro Nocerino. Che, su lancio di Marchisio, taglia in area. Stop volante e destro rapido a incrociare. Bravissimo Johnson a chiudere in angolo a un minuto dal recupero. Nel primo supplementare, invece, il palo esterno di Diamanti, su sinistro a giro da posizione defilata. L’Italia finisce come aveva iniziato all’attacco anche nel secondo supplementare. Un sinistro alto di Diamanti che poi pesca Nocerino. Gol di testa, annullato per fuorigioco. Si rifarà su rigore.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
