«Io non ho dubbi». Bisogna credere a Cesare Prandelli, anche se da un paio di giorni nasconde gli addestramenti quotidiani della nazionale a Cracovia, lasciando un quarto d’ora a fotografi e operatori tv davanti agli azzurri che si scaldano, palleggiando, sull’erba dello stadio Municipale. La decisione di modificare l’assetto, del resto, è già datata: otto giorni fa, dopo i tre schiaffoni ricevuti dalla Russia nell’amichevole di Zurigo.
Bocciato il rombo con il trequartista intercambiabile, formula magica e affascinante durante le qualificazioni, perché il gruppo fisicamente gli è sembrato impreparato. Colpa dello stress e degli infortuni di fine stagione. L’inversione di rotta non lo fa arrossire, nonostante abbia scelto di proteggere Buffon. Non più a parole, ma piazzandogli in area un’altra sentinella. «Un centrocampista, non un difensore». Perché in difesa utilizzerà De Rossi, il regista della Roma.
Tre sconfitte di fila, senza segnare nemmeno un gol: intervenire è un obbligo. Anche se poi il ritorno al passato coincide con il miglior risultato della Nazionale all’Europeo dopo il successo casalingo del ’68, l’unico della storia azzurra. Con il 3-5-2, l’Italia di Dino Zoff perse il titolo solo al golden gol a Rotterdam contro la Francia campione del mondo. Prandelli, individuato il sistema di gioco, sta valutando gli interpreti, anche se c’è già una formazione di partenza per la gara di domenica a Danzica contro la Spagna: Buffon, Bonucci, De Rossi, Chiellini, Maggio, Marchisio, Pirlo, Thiago Motta, Balzaretti, Balotelli e Cassano. La posizione di Bonucci fa però riflettere il ct. Il difensore, nel 3-5-2 di Conte (in arrivo in Polonia), gioca da centrale. Qui, invece, farebbe il marcatore puro. Nella squadra bianconera è il ruolo di Barzagli. Per questo nelle esercitazioni, sul centro-destra, spesso c’è Ogbonna, pure se il granata è mancino come Chiellini. I cambi sui lati sono, invece, Abate, a destra, e Giaccherini a sinistra. Quest’ultimo, però, ieri è stato messo a galleggiare tra il centrocampo e l’attacco. Sembra una soluzione in corsa, per passare di nuovo al 4-3-1-2. O per alzarlo, dalla fascia, nel ruolo di trequartista. Davanti, invece, sulla giostra salgono un po’ tutti. Balotelli fa la prima punta. Ma spesso si muove alle spalle di Di Natale quando esce Cassano. Il milanista è ancora il favorito, ma l’attaccante dell’Udinese rimane la prima alternativa. SuperMario, a sentire Thiago Motta, deve aiutare di più. Due ore e un quarto di lavoro tattico al mattino. La lunga seduta ha determinato la cancellazione dell’allenamento pomeridiano a Wieliczka. «Solo palestra» come ha detto Buffon, uscito dal ritiro per firmare autografi. Oggi nuovi (e decisivi) accertamenti per Barzagli: Prandelli deve pronunciarsi entro domani.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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