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Nazionale – Buona la prima: bel pari, l’Italia c’è

Testa a testa con la Spagna in vantaggio con Di Natale poi risponde Fabregas

L’Italia, davanti al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, tira fuori l’orgoglio e si presenta da grande: 1 a 1 a Danzica contro la Spagna, mettendo paura ai campioni del mondo e d’Europa, costretti a rimontare il gol di Di Natale. Gli azzurri, avanti solo per tre minuti, subiscono la rete di Fabregas, ma non la superpotenza dei rivali che tecnicamente e tatticamente sono ancora i migliori. La nazionale, insomma, c’è. Nel coraggio e nel gioco. Anche nel carattere. Quello di De Rossi, inventato difensore e da applaudire per l’impatto fisico nel match.
L’Europeo di Prandelli si apre con una prestazione superba dell’Italia. Da apprezzare. Funziona il nuovo assetto e convincono i cambi in corsa. Solo tre le novità in partenza, annunciate dopo la figuraccia di Zurigo: il sistema di gioco che diventa quello Juve, con il 3-5-2 quindi e non più il 4-3-1-2 delle qualificazioni; il debutto dell’ultimo arrivato Giaccherini, il settimo bianconero dei 23 convocati che fa l’esterno sinistro, posizione che con Conte, da titolare, ha conosciuto solo una volta in stagione; e De Rossi spostato difensore centrale, con ruolo da regista basso che ricorda tanto quello del libero vecchia maniera, col romanista almeno un metro dietro ai due marcatori Bonucci, poco affiabile, e Chiellini, al rientro dopo l’infortunio muscolare.
Del Bosque, invece di approfittare, non schiera attaccanti di ruolo nel suo 4-3-3. Il finto centravanti è Fabregas. Ai suo lati Silva e Iniesta. La Spagna non rinuncia al tiqui taca, ragnatela di passaggi insistenti che però produce il minimo. L’Italia non rinuncia a giocarsi la sfida sul piano del possesso palla, ma sceglie più i cambi di campo, a cercare Maggio e Giaccherini sulle corsie. Inizia meglio il primo, il secondo finirà la prima parte avendo percorso più metri degli altri compagni. Troppo avanzati i due attaccanti dal resto della squadra. Balotelli e Cassano sono separati in avanti e soprattutto a destra lasciano campo a Arbeloa. Sembra una richiesta di Prandelli, soprattutto a Balotelli, per essere preparato ai possibili contropiede.
L’Italia chiude il primo tempo contando più chances: la prima su punzione di Pirlo, deviata da Casillas, il destro largo in diagonale e quello da fuori di Cassano ribattuto in modo un po’ goffo dal portiere del Real, il sinistro al volo di Marchisio bloccato e soprattutto il colpo di testa di Thiago Motta su affondo, a destra, di Cassano. Casillas straordinario. Balotelli chiede un rigore per un’entrata scorretta di Piquè, ma l’arbitro ungherese Kassai rovescia il fallo, facendo disperare SuperMario che subito dopo si fa ammonire. La Spagna si limita a due occasioni con Iniesta. Sinistro bloccato da Buffon e pallonetto leggermente alto. De Rossi fa un figurone, intercettando palloni che scottano e giocando duro per spaventare i campioni di Del Bosque.
Iniesta lievita dopo l’intervallo. Fabregas prende la mira e Buffon devia. Il capitano è grande sulla percussione di Iniesta che incrocia: il portiere azzurro salva in corner. L’Italia, però, è in partita. Marchisio è più brillante, mentre sbanda Balotelli che chiama la sua sostituzione a Prandelli per una giocata da principiante. Prima sfila il pallone a Sergio Ramos e di testa vola verso l’area avversaria. Ma si fa raggiungere e chiudere banalmente dallo stesso difensore, tardando sia nella conclusione che nel passaggio a Cassano. Così, tra i fischi, lascia il posto a Di Natale che porta in vantaggio gli azzurri. Gli bastano quattro minuti. Pirlo verticalizza per Di Natale che sfugge a Piquè e tocca di piatto destro nell’angolo lontano al sedicesimo. Tre minuti e la Spagna pareggia, segnando la prima rete all’Italia in un Europeo. Bonucci sbaglia disimpegno su Pirlo, Iniesta verticalizza per Silva che di esterno sinistro imbuca per Fabregas. Facile il tocco sull’uscita di Buffon al diciannovesimo.
Prandelli toglie Cassano e dà spazio a Giovinco. Con due piccoletti in attacco la nazionale non sfigura, anche se Torres, in campo per Fabregas prima della mezz’ora, ha due chance, facili facili, per il sorpasso. Le spreca entrambe, lasciando i compagni senza parole. Thiago Motta non ce la fa più, ma uscirà solo a inizio recupero, per Nocerino. Giovinco, prima del secondo errore di Torres, lancia Di Natale che in acrobazia conclude a lato. Ma il pari è risultato che non si può discutere. E comunque dà morale dopo tre sconfitte di fila.

Fonte: Il Mattino

La Redazione

M.V.

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