Il senatore Chiellini, capitano (sarà la 4ª volta, è a 96 presenze), titolare in coppia con Bonucci, per fermare Ronaldo. Lo scintillante Jorginho londinese in cabina di regia del 4-3-3. Balotellicomunque confermato al centro del progetto (con Chiesa e Insigne), che non prevede la presenza degli ex campioni del mondo ancora in attività (Buffon, Barzagli, con De Rossi in bilico), pur restando consistente la lista degli indisponibili, Verratti in testa, mentre a Coverciano si rivedranno di sicuro l’esperto Parolo (probabile titolare), il bomber Immobile e il Ianciatissimo Bernardeschi, assenti l’ultima volta per infortunio. I nove mesi per elaborare il lutto mondiale finiranno ufficialmente sabato sera. Il ct Roberto Mancini, più o meno cento giorni dopo l’esordio tecnico alla guida della Nazionale, avvenuto il 28 maggio contro l’Arabia Saudita (a cui seguirono altre due amichevoli, contro Francia e Olanda. Totale: una vittoria, un ko e un pareggio), diramerà le prime convocazioni da tre punti, in vista del doppio impegno settembrino dell’Italia nel nuovo torneo Uefa, la Nations League. Il 7 settembre(20.45) nella “sua” Bologna, contro la Polonia e il 10 a Lisbona contro il Portogallo di CR7, gli azzurri dovranno rimettersi in marcia, con riflessi europei, partendo dal punto più basso della loro storia recente, ben espresso dal 21° posto del ranking Fifa, mai toccato in un quarto di secolo di esistenza della classifica internazionale. Mancini sta seguendo “live” le vicende del neo nato campionato (ieri sera era all’Olimpico, venerdì, con Oriali, sarà a S.Siro per Milan-Roma e il giorno dopo al Dall’Ara per Bologna-Inter), cercando indicazioni per allestire un gruppo capace di tornare a vincere quando conta.
SCELTE – Mancini, che a maggio aveva scelto 30 giocatori (perdendo subito Emerson Palmieri, Marchisio, Immobile, Bernardeschi e in un secondo momento Florenzi, in permesso paternità) dovrà sciogliere nei prossimi giorni alcuni dubbi. Restano out perché infortunati Verratti, Conti, Spinazzola e quasi certamente De Sciglio e ora Florenzi. C’è poi il problema di chi è finito ai margini dei propri club, come Zappacosta, Emerson Palmieri o Gagliardini, o di chi è in attesa di esordire come Caldara, Rugani, Zaza, Verdi o lo stesso Balo. Per fortuna sono partiti bene Belotti, Berna, Insigne, Chiesa e in parte Immobile e Politano mentre Berardi potrebbe essere escluso. Donnarumma e Sirigu (più Perin, ma occhio a Cragno) potrebbero giocare una partita a testa, con gerarchie ancora aperte. Grande concorrenza in avanti, centrocampo con molti azzurri a corto di minuti giocati o in difficoltà come Pellegrinie Cristante.
Sabato le convocazioni per le partite contro Polonia e Portogallo. Torna Chiellini da capitano in coppia con Bonucci, per fermare Cristiano Ronaldo, Balotelli nove e ritorner Parolo.
fonte: corrieredellosport.it
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