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Napoli, vittoria sfiorata a San Siro: Inler colpisce un palo. Scatta l’allarme Higuaìn

Milano. La personalità rispetto a Udine stavolta c’è, anche se viene fuori soprattutto nella ripresa. Il Napoli cresce con il passare dei minuti, schiaccia l’Inter e colpisce un palo nel finale con Inler dopo le chances fallite in precedenza da Callejon e Higuain. Il gol però non arriva e gli azzurri firmano al Meazza il primo 0-0 in campionato dall’anno. E c’è il finale brivido con l’infortunio di Higuain costretto ad uscire in barella. Il Napoli così deve ancora conquistare aritmeticamente il terzo posto e fallisce per la terza volta consecutiva il record storico delle dieci vittorie in trasferta. Dopo il 4-2 pirotecnico dell’andata al San Paolo stavolta a prevalere sono le due fasi difensive. Sfida molto attesa per il primo ritorno di Benitez al Meazza contro l’Inter e per la seconda volta di Mazzarri da avversario degli azzurri dopo quattro anni super all’ombra del Vesuvio. Il Napoli dà segnali di risveglio, ma per alzare al cielo la coppa Italia contro la Fiorentina ci vorrà una prova ancora più convincente e maggiore continuità.

Hamsik in corsa
Rafa a sorpresa fa partire in panchina lo slovacco. Gioca Mertens da trequartista con Callejon-Insigne esterni e Higuain punta centrale. L’intenzione è di velocizzare il gioco palla a terra, il fraseggio rapido per sorprendere la difesa di Mazzarri, soprattutto con rapide ripartenze. E nel primo tempo la soluzione funziona benissimo soprattutto in un’occasione quando Mertens libera Callejon davanti ad Handanovic e il tiro dello spagnolo si perde di poco fuori. Altre volte la triangolazione stretta, ispirata soprattutto da Insigne che da sinistra taglia verso il centro non riesce di un soffio. A metà ripresa l’ingresso dello slovacco al posto del belga, Marek entra subito in partita e si vede che ha voglia di far bene.

Le ripartenze
Gli azzurri sono più rapidi nel giro palla rispetto alle ultime trasferte di Parma e Udine e riescono a mantenersi piuttosto corti. Una partita a scacchi con duelli in ogni fazzoletto di campo. Benitez e Mazzarri impostano bene la fase difensiva, il proposito è quello di recuperare palla il più in fretta possibile per azionare palla a terra gli attaccanti. L’Inter ha anche la variabile Icardi che viene cercato a volte con il lancio lungo diretto del difensore centrale; negli spazi si lancia soprattutto Palacio, bravo a sorprendere in un’occasione alla spalle Britos costretto al fallo da ammonizione in recupero. Buona la partecipazione collettiva al pressing da parte di tutti, a cominciare dai quattro attaccanti di Benitez e per questo non ci sono squilibri difensivi da parte del Napoli.

Il centrocampo
Bene Inler: lo svizzero, aiutato da Insigne e Ghoulam disattiva Hernanes, dirige bene il traffico. E quando ha metri davanti a sé prova a colpire con la sua specialità migliore il tiro: prende il palo nel finale dopo aver messo paura ad Handanovic già nel primo tempo con un tiro da fuori. Ed è lui a servire un pallone d’oro a Higuain a inizio ripresa, ottima la chiusura in extremis della difesa nerazzurra. Soffre invece a centrocampo Jorginho, troppi errori in fase d’impostazione, uno clamoroso attiva una pericolossima ripartenza di Palacio. Dal lato dell’italo brasiliano c’è Kovacic, molto ispirato soprattutto nella prima mezz’ora, bravo tra la linee e a cercare la verticalizzazione rapida per Palacio o Icardi.

L’intensità
Gli azzurri ripartono forte nel secondo tempo, cambiano decisamente passo: il Napoli guadagna campo e l’Inter è costretta ad abbassarsi affidandosi maggiormente alle ripartenze. Sulle fasce proseguono i duelli più o meno alla pari tra Callejon e Nagatomo da un lato e quello tutto napoletano tra Insigne e D’Ambrosio dall’altro. Gli azzurri provano a sfondare più per vie centrali, con il passare dei minuti il Napoli prende sempre più campo e fa sempre più la partita, mostra l’atteggiamento giusto e la mentalità richiesta da Benitez. Atteggiamento giusto anche dell’Inter che ha meno qualità e non molla di un centimetro: i nerazzurri lottano su ogni pallone, provano comunque sempre a riproporsi e con Nagatomo creano la chance più pericolosa: bravo Reina. Ma le recriminazioni maggiori per il pari sono del Napoli.

Fonte: Il Mattino

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