E’ arrivata, non inattesa. La firma sul rinnovo di Camilo Zuniga è stata messa ieri, con tanto di celebrazione ufficiale. «Vorrei chiudere a Napoli la mia carriera». Il suo desiderio verrà probabilmente esaurito visto che i quattro anni aggiuntivi gli consentiranno, alla discreta cifra di 3,5 milioni a stagione, di arrivare sino al 2018. A quel punto avrà trentatré anni. «Guadagnerà quello che merita», ha sottolineato il presidente, Aurelio De Laurentiis, dribblando la domanda sull’aspetto più prosaico della vicenda (ma anche più interessante). Era stato corteggiato dalla Juventus, adesso difficilmente potrà essere conteso o “soffiato” al Napoli visto che insieme all’accordo salariale ha anche sottoscritto una clausola rescissoria da trentacinque milioni di euro. Non proprio noccioline. Ma Camilo alla fine ha fatto prevalere il cuore (oggettivamente, non solo quello) e quella fascia da capitano esibita nell’ultimo appuntamento in campionato contro il Genoa faceva presagire una svolta (più che altro una conferma) imminente. Non poteva sperare in una cornice migliore: Londra, a poche ore dalla sfida con l’Arsenal, una delle squadre più cariche di storia del calcio europeo. In questi casi, si può parlare di una vera e propria investitura, come quelle che si facevano con i monarchi e gli imperatori nelle grandi basiliche europee. Lui è stato “incoronato” nei pressi della basilica dell’Emirates, tra le bande in uscita da Buckingham Palace e due ali di folla a dare solennità all’avvenimento.
FEDELTA’ – Per Camilo, da cinque anni al Napoli, una sorta di premio fedeltà. Una storia che non poteva non continuare. Lo dice Aurelio De Laurentiis: «Ho sempre creduto in Camilo e lui ha sempre creduto nel Napoli. Meritava questo rinoscimento». La sua storia calcistica, d’altro canto, è quella di un giocatore che ha saputo fare di necessità virtù. Era arrivato al Napoli con il compito di fare il vice-Maggio, sembrava potesse giocare solo a destra. Poi, Mazzarri lo ha spostato a sinistra. Intuizione decisamente geniale perché lì il colombiano ha cominciato a dare il meglio di sé, segnalandosi come uno dei migliori laterali difensivi non solo d’Italia ma anche d’Europa. Il caso, insomma, aiuta non solo gli audaci ma anche quelli che ci mettono il cuore e l’anima. Camilo ha messo l’uno e l’altro e adesso ha raccolto un tronfale rinnovo di contratto che lo proietterà nella storia del Napoli accanto a figure mitiche come quella di Diego Armando Maradona (sotto un certo punto di vista, ovviamente, quello delle fedeltà alla causa). Anche per questo adesso Camilo dice: «Ringrazio il Napoli e i tifosi che mi sono stati sempre vicini». Perché, alla fine, nonostante il pressing della Juventus, nessuno ha mai dubitato che sarebbe rimasto nella squadra che gli ha consentito di maturare professionalmente, di essere quello che oggi è. La sua carriera sembra proprio destinata a terminare a Napoli e con il Napoli.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
G.D.S.
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