Cerca
Close this search box.

Napoli, vincere aiuta ma occorre il cambio di passo

L'importante vittoria sulla Roma e il mercato invernale aprono importanti prospettive per la società di De Laurentiis

Vincere con la Roma per dare continuità al successo col Siena ed approfittare delle sconfitte di Juve, Inter e Fiorentina per scalare posizioni in classifica. Questo era l’obiettivo del Napoli nel suggestivo posticipo del San Paolo che domenica sera ha chiuso il girone d’andata. Gli uomini di Mazzarri l’hanno conseguito in modo fragoroso, con un perentorio quattro a uno che ha fatto esplodere nuovamente d’entusiasmo il pubblico dell’impianto di Fuorigrotta.
Lo sviluppo della partita e le tensioni di Mazzarri al cospetto della stampa hanno però evidenziato che l’importante vittoria nei confronti di una rivale diretta per l’accesso in Champions non è bastata da sola a risolvere gli evidenti problemi che hanno portato il Napoli ad una serie di sconfitte, frutto di altrettante prestazioni opache.
L’immediato vantaggio ha indotto gli uomini di Mazzarri ad arretrare di colpo la manovra, lasciando alla Roma l’iniziativa; i giallorossi nel primo tempo hanno creato tre nitide occasioni da goal e controllato per larghi tratti l’incontro. Copione che si è ripetuto in maniera simile anche nella seconda frazione, quando il raddoppio di uno spietato Cavani e l’espulsione di Pjianic hanno rotto definitivamente l’equilibrio della gara e il Napoli, pur subendo il goal di Osvaldo e altre tre pericolose azioni da goal, ha potuto chiudere la partita sfruttando le falle della difesa romanista.
Nell’analisi della partita però occorre mantenere equilibrio e distinguere con precisione qual era il progetto tattico predisposto da Mazzarri, gli errori nel metterlo in pratica e le eventuali critiche ad un atteggiamento troppo attendista che la squadra sembra assumere anche al cospetto di squadre che praticano un calcio molto meno offensivo della compagine guidata da Zeman.
Nel corso delle convulse interviste post partita è lo stesso Mazzarri ad ammettere che la propria squadra, realizzato il vantaggio, ha inteso difendersi in maniera compatta per sfruttare gli spazi che la Roma avrebbe inevitabilmente offerto alle ripartenze avversarie. Il tecnico ha poi rimarcato, con correttezza, il proprio rammarico per i tanti errori d’impostazione commessi dalla propria squadra nello sfruttare quegli spazi e che avrebbero potuto chiudere la partita sin dal primo tempo. Una lettura della gara che, sotto un punto di vista pragmatico e tenuto conto del risultato finale, è ineccepibile ma nasconde un problema che va ben oltre la singola partita e che ci pone di fronte all’atavico dilemma: conta più vincere o la ricerca del bel gioco?
C’è poca retorica da usare a riguardo. Se conta il risultato – ed è difficile sostenere il contrario se si conosce anche poco il mondo del calcio – il progetto tattico di Mazzarri era il più semplice e sicuro per portare a casa i tre punti e rilanciarsi in campionato. Di fronte a tale possibilità, e tenuto conto dell’occasione offerta dalle sorprese di giornata, le critiche appaiono ingenerose. Più puntuali e costruttive appaiono, invece, quelle circa l’involuzione rispetto al passato recente che il Napoli dimostra nel mettere in pratica quel tipo di gioco (che molti commentatori, in maniera un po’ affrettata e grossolana, definiscono “contropiede”, nda) che da sempre descrive la cifra tattica del Napoli di Mazzarri.
L’imprecisione sotto porta, gli errori d’impostazione, il poco filtro del centrocampo – con la splendida eccezione di Behrami, vera rivelazione della stagione azzurra – e le disattenzioni difensive hanno offerto lo spettacolo poco incoraggiante di una squadra che ha sofferto la propositività della Roma anche una volta in vantaggio di due goal. Circostanza che si è ripetuta in tante altre occasioni, come nelle due rimonte casalinghe subite dal Bologna.
Come sempre è l’equilibrio di giudizio che può soccorrerci per capire dov’è che sta la realtà. Le vittorie con Siena e Roma hanno evidenziato come il Napoli abbia recuperato quello spirito di squadra che pareva smarrito; i calciatori appaiono più pronti al sacrificio e ad aiutarsi, meno arrendevoli e maggiormente cattivi. I lievi miglioramenti atletici di alcuni importanti calciatori come Maggio e Campagnaro hanno aiutato molto in tal senso. Ciò che però è difficile nascondere è che la squadra non riesce più a sviluppare quell’intensità di gioco e quella coralità nella manovra che le hanno permesso in passato di fornire prestazioni di alto livello, sia in Italia che in Europa.
Questo è quanto al momento si può chiedere al gioco di Mazzarri, che magari non ruba l’occhio ma ha garantito sin ora risultati eccellenti. Da rimandare a un futuro prossimo le valutazioni sulla qualità del gioco degli azzurri, convinto come sono che il bel gioco passi anche, e maniera determinante, per l’acquisto e l’utilizzo di calciatori dal tasso tecnico più elevato di molti attuali giocatori del Napoli.
La partita ha poi evidenziato, una volta di più, come la rosa – anche alla luce della squalifica di Cannavaro e le recenti cessioni di Aronica e Dossena – vada migliorata nel numero e, soprattutto, nella qualità. In tale direzione, va salutato con favore l’arrivo di Armero che assicurerà maggiori capacità tecniche sulla fascia sinistra. Un acquisto che segna la strada ma che da solo non basta a colmare le falle di una rosa non adeguata agli obiettivi del Napoli.
L’esperimento di Britos centrale non ha dato i risultati sperati dall’allenatore (evidenti le sue responsabilità in occasione del goal di Osvaldo e in almeno altre tre pericolose azioni romaniste) e ha confermato come Fernandez non goda dei favori del tecnico, nemmeno in assenza di Cannavaro. Stupisce come Mazzarri non usi per l’argentino lo stesso atteggiamento di pazienza e fiducia che ha usato per Britos e che ha aiutato l’uruguaiano ad uscire da un lungo e difficile periodo. Tale gestione del centrale albiceleste potrebbe in futuro  privare il Napoli di un valido difensore e far gravare sul bilancio partenopeo una seconda minusvalenza, dopo quella più che con molte probabilità si dovrà registrare dalla eventuale cessione di Vargas.
L’ingresso di Dzemaili al posto di Inler ha poi denunciato l’urgenza di acquistare un centrocampista in grado sia d’impostare la manovra che d’interdire. Un difensore veloce e un vice Cavani sono le ulteriori necessità per affrontare ad alti livelli la seconda metà della stagione.
Gennaio sarà un mese delicato e determinante per il futuro prossimo della società di De Laurentiis. È giunto il momento di gettare le basi per un nuovo ciclo degli azzurri e per far ciò bisogna tornare a programmare il futuro con oculatezza e lungimiranza, a cominciare dalla guida tecnica. Se il Napoli, come crede chi vi scrive, a fine stagione dovrà fare a meno di Mazzarri deve operare sin da subito per individuare un’alternativa all’allenatore di San Vincenzo e tornare sul mercato con prontezza e reinvestendo in maniera importante quanto incassato dalle recenti cessioni e dalla propria virtuosa gestione societaria, per rilanciare il progetto di crescita della squadra e farle fare il definitivo salto di qualità, affermandola come una realtà forte del panorama calcistico continentale.
Per vincere nel calcio i soldi sono importanti ma non quanto preparazione ed idee innovative. Per il Napoli è giunta l’ora di iniziare a riscrivere il proprio futuro; per farlo è necessario che De Laurentiis riprenda in mano la propria squadra e ritrovi l’entusiasmo che ha portato il Napoli dov’è ora. Tornare all’antico ma con idee nuove, facendo tesoro degli errori commessi. Una più forte struttura societaria, investimenti reali nel settore giovanile e nello scouting sono tre pilastri fondamentali per ogni progetto di crescita; in particolar modo in una realtà dal potenziale enorme com’è Napoli.
Pompilio Salerno
Sartoria Italiana
Vesux

I Am Naples Testata Giornalistica - aut. Tribunale di Napoli n. 33 del 30/03/2011 Editore: Francesco Cortese - Andrea Bozzo Direttore responsabile: Ciro Troise © 2021 IamNaples
Salvo accordi scritti, la collaborazione con questo blog è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. In nessun caso si garantisce la restituzione dei materiali inviati. Del contenuto degli articoli e degli annunci pubblicitari sono legalmente responsabili i singoli autori. - Tutti i diritti riservati Vietata la riproduzione parziale o totale dei contenuti di questo portale Tutti i contenuti di IamNaples possono essere utilizzati a patto di citare sempre IamNaples.it come fonte ed inserire un link o un collegamento visibile a www.iamnaples.it oppure al link dell'articolo.