Trema il primato assoluto al botteghino delle partite internazionali al San Paolo: oltre 2 milioni d’incasso. Eppure c’è ancora qualche biglietto disponibile e i botteghini rimarranno aperti anche oggi, per la felicità degli ultimi ritardatari. Ma il conto alla rovescia sta per concludersi. Stasera (20.45), dopo una attesa durata 21 anni, la Champions League torna finalmente allo stadio di Fuorigrotta. Sulla strada del Napoli ci saranno gli spagnoli del Villarreal e sarà pure una intrigante rivincita della doppia sfida di Europa League, che nella passata stagione vide sconfitti gli azzurri. Motivo in più per regolare i conti, con Rossi & C. Il vero obiettivo della squadra di Mazzarri, però, è dare un seguito al fondamentale pareggio sul campo del Manchester City, che ha aperto un insperato spiraglio nella corsa per la qualificazione. Un successo, nel secondo turno del “girone della morte”, potrebbe valere come una ipoteca per il passaggio del turno. Enorme la importanza dei tre punti in palio. Il Napoli è già a un bivio: della sua avventura in Europa e forse della intera stagione. La frenata contro Chievo e Fiorentina ha un po’ raffreddato l’atmosfera intorno alla squadra, riportando tutti sulla terra. Ma la classifica in campionato resta buona e intatte le chance degli azzurri di andare avanti in Champions, il traguardo che Aurelio De Laurentiis ha indicato come prioritario a Mazzarri e alla squadra. Ecco perché, anche se si tratta soltanto della sesta partita ufficiale (finora due vittorie, due pareggi e una sconfitta), la super sfida di stasera con il Villarreal assume già un significato molto speciale. In caso di successo sugli spagnoli, infatti, i 90’ del San Paolo possono diventare un fantastico trampolino di lancio. Ne è consapevole pure Walter Mazzarri, che infatti manderà in campo dal primo minuto tutti i titolari a disposizione, senza farsi neppure sfiorare dalla tentazione del turnover. Certa la conferma del tridente d’attacco, formato da Lavezzi, Hamsik e Cavani. Solo il Pocho non è ancora al massimo, dopo l’infortunio al piede, ma ha assicurato all’allenatore di sentirsi abbastanza bene per essere della partita. Hanno invece dovuto gettare la spugna, in extremis, gli altri due infortunati: Maggio (che spera di farcela per l’Inter) e lo svizzero Dzemaili. Devono dunque fare gli straordinari Zuniga e specialmente Gargano, alla quinta gara consecutiva in mezzo al campo. Da partente a inamovibile: una bella soddisfazione per il mediano uruguaiano, che in estate era stato un passo dall’addio. Ma il più euforico di tutti, leggendo ieri la lista dei 19 convocati azzurri, è stato sicuramente il giovane attaccante della Primavera Massimiliano Ammendola: classe 1990, da Pollena Trocchia. Era appena nato, 21 anni fa, quando il Napoli di Maradona usciva di scena per l’ultima volta dalla Coppa dei Campioni. Ed è anche un ideale passaggio di consegne tra quella squadra, inavvicinabile, e quella che oggi si riaffaccia sulla ribalta della Champions League. La festa è pronta. Il San Paolo s’è rifatto il look e ieri c’è stata la prova generale dell’impianto fonico, che stasera farà ascoltare ai 50 mila dello stadio la musichetta della Champions. I brividi sono assicurati, comunque vada. Ma il Napoli vuole di più: i tre punti e una notte storica. Fuorigrotta aspetta lo show di Cavani
Fonte: Repubblica
La Redazione
A.F.
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