L’edizione odierna del Corriere dello Sport propone le consuete pagelle all’indomani di un match. Ecco i giudizi affidati dai colleghi ai calciatori del Napoli:
Callejon 7,5
E’ «fuori concorso»: ha un quoziente intellettivo che sposta la partita, è dolce e prepotente, è teneramente devastante. Ruba gli occhi ed anche la scena, è ovunque debba essere, è pure falso nueve nel finale. Scusi, Del Bosque (ma con rispetto parlando): non c’è posto nelle furie rosse?
Gabbiadini 7
Potrebbe spedire un messaggio a Conte, almeno indurlo a riflettere: ha tre palle-gol e ne sfrutta una soltanto, pure perché tra Gollini e il palo la sorte non gli dà una mano. Però ribadisce al Ct che, nel caso volesse pensarci, un centravanti vecchio stampo esiste e segna (in media) ogni 115 minuti.
Insigne 7
S’appropria della fascia, un po’ esagera ed un po’ si concede: ha piedi che bastano per illuminare, per godersela; e poi la freddezza che serve dal dischetto per fare dodici.
Hamsik 7
Tra le linee, nella terra di nessuno che diviene la sua a ricamare calcio, ad avviare sempre il ribaltamento: è all’origine d’ogni giocata decisiva, con una presenza significativa e di spessore e con una autorevolezza, un’eleganza (sul lancio per Callejon che scatena il rigore) da applauso.
Sarri (all.) 7
Lascia la panchina a Calzona e nelle sue nuvole di fumo – dalla propria postazione – vede ancora (distante) la Juventus, però nota che la Champions è possibile, mica un sogno. E c’è calcio di qualità, come sempre; la ricerca del bello.
David Lopez 6,5
Mica soltanto le sportellate che ti aspetti, pure una discreta dose di sfrontatezza, larga autonomia di spaziare ed una libertà di affondare che lo porta ad un palmo dal gol.
Jorginho 6,5
E’ leggero ma palpabile per un tempo, si concede come riferimento, lascia che gli arrivi il gioco addosso, per distribuirlo, però con un pizzico di manierismo. Nella ripresa, diventa esuberante e nel 3-0 c’è qualcosa di suo, anche di cerebrale.
Hysaj 6,5
Ha un passo diverso dagli altri: attacca a prescindere e, lo vedessero prima, riuscirebbe persino a dare profondità e gloria a qualche contropiede. Però deve anche contenere un pochino Rebic, che uscendo gli lascia campo.
El Kaddouri (23′ st) 6,5
E’ a presa rapida, intuitivo e svelto di pensiero: va dietro alla linea difensiva, suggerisce il passaggio, costruisce l’assist per Callejon.
Chiriches 6
Scarabocchia un pochino, però senza incidere: annusa il vento e se ne sta sotto coperta, avvertendo qualche brivido che si procura da solo. La panchina un po’ logora, vero.
Ghoulam 6
Dimenticare Udine è la missione personale: è scrupoloso, reattivo quanto basta, persino autorevole nell’appoggio di petto che è una sciccheria. Però il Verona gli agevola il pomeriggio, concedendogli pure il riposino.
Reina 6
Lo sforzo più rilevante, il giro campo a fine partita: fa la doccia, semplicemente per motivi di igiene. Non una goccia di sudore, in campo.
Albiol 5
Tecnicamente perfetto, eticamente imperfetto: alla sua età certe cose non si fanno. Sarebbe da rosso e sarebbe (quasi) un’altra partita a quel punto. Ma comunque tradisce un nervosismo percepibile, che un uomo di quello spessore deve saper dominare.
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