Eccoci qui, tutti davanti alla tv per assistere al «Clasico» di Spagna tra Real Madrid e Barcellona, mai apparso così importante e interessante per il Napoli e i suoi tifosi. Sempre bello da vedere, sempre entusiasmante, come èuò essere la sfida tra le due superpotenze del calcio mondiale. Ma stavolta Napoli (e il Napoli, c’è da scommetterci) si mette davanti alla tv perché vuole vedere con i propri occhi due possibili avversarie degli azzurri negli ottavi di finale della Champions, anche se il sogno di tutti per il sorteggio di venerdì prossimo a Nyon si chiama Apoel Nicosia.
Chi è andato a vederlo da vicino, il «Clasico», è invece Fabio Cannavaro, e magari sarà proprio lui a relazionare il fratello Paolo su Real Madrid e Barcellona. L’ex capitano dell’Italia, Pallone d’Oro nel 2006, prima della partita si è recato in visita agli ex compagni del Real nell’albergo dove gli uomini di Mourinho si trovavano in ritiro a poche ore dalla sfida. L’evento è stato documentato su Twitter da Sergio Ramos, che ha anche «postato» una sua foto assieme a Casillas e Cannavaro. Cannavaro ha giocato con il Real da agosto 2006 a giugno 2009, vincendo due titoli spagnoli ed una Supercoppa nazionale.
Ma ieri sera ha visto la squadra di Mourinho perdere ancora una volta contro il Barcellona di Guardiola (1-3), oramai vera bestia nera del Real Madrid: il tecnico catalano non ha mai perso al Bernabeu: ha vinto quattro volte (la prima 2-6 tre anni fa) e pareggiato due. Mai come ieri sera sembrava che i blancos fossero favoriti, con tre punti di vantaggio in classifica e una partita da recuperare. E ancora di più i tifosi madridisti se n’erano convinti quando dopo 23 secondi il Real si portava in vantaggio con una rete di Benzema, abile a sfruttare un tiro di Ozil respinto da Busquets. Un errore che conferma come la retroguardia del Barça sia perforabile se aggredita subito in velocità.
Per alcuni minuti è stato forte il rischio di un crollo, con il Barcellona irriconoscibile e il Real Madrid all’attacco per sferrare il colpo del ko. Soprattutto a centrocampo, è Xavi (alla sua secentesima partita) a deludere, mentre in attacco Sanchez, preferito a Villa, è troppo nervoso e becca anche un giallo. Ma a poco a poco, il Barcellona rientra in partita, comincia a ricamare il suo abituale gioco e mette in difficoltà il Real Madrid. E al 30′ arriva il pareggio, firmato proprio da Sanchez, servito splendidamente in verticale da Messi. Nella ripresa, dopo otto minuti la svolta: Xavi calcia di destro al volo, deviazione di Marcelo e pallone in porta dopo aver ingannato Casillas. Il colpo dell’1-2 è forte e il Barça punisce un altro incredibile errore di Ronaldo con la rete dell’1-3: cross di Dani Alves e Fabregas di testa mette dentro. Il Barcellona aggancia il Real in testa alla classifica, ma i blancos devono recuperare una partita e potranno di nuovo scappare. Ma Guardiola anche ieri sera ha vinto la sua personale sfida con Mourinho e Messi ha stravinto il duello con Ronaldo.
La Redazione
P.S.
Fonte: Il Mattino
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