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Napoli, un patto per la Champions

In questo finale di stagione ci sono nove diffidati e Mazzarri vuole che la squadra sia attenta nel non subire ammonizioni ingenue

Tutti per uno. Uno per tutti. Sarà questo il patto che verrà sancito nello spogliatoio quando saranno rientrati tutti i nazionali dai rispettivi impegni. Forse venerdì, prima di mettersi in viaggio per Torino, la prima delle cinque trasferte che presenta il calendario fino al termine del campionato. Un patto interno per la Champions League, sollecitato dai saggi dello spogliatoio, avallato da Mazzarri, benedetto da De Laurentiis. L’accordo dovrà avvenire in segreto tra le quattro mura dello spogliatoio. Una sorta di giuramento d’onore: scendere in campo con la cattiveria giusta, mostrare i muscoli all’avversario, castigarlo alla prima occasione, non prestare mai il fianco come avvenuto con il Chievo Verona ma avere pazienza ed usare la testa oltre che il cuore. Saranno vietate le tabelle nello spogliatoio. Il Napoli cercherà di strappare il massimo da ogni partita, poi si faranno i conti. Ma dovrà superare se stesso. O meglio, avvicinarsi allo sprint effettuato al primo anno di Mazzarri alla guida del Napoli, 2009-2010. Quel finale pirotecnico iniziò proprio dall’uno a uno in casa del Milan (vantaggio di Campagnaro, pari di Inzaghi), 21 marzo 2010. Da lì, scattò una rincorsa disperata che portò i partenopei fino al sesto posto: vittorie interne con Juventus, Catania ed Atalanta; ed in trasferta in casa del Bari e del Chievo Verona; il pareggio all’Olimpico con la Lazio e poi quello al San Paolo con il Cagliari.Un rush macchiato solo dal capitombolo casalingo con il Parma (espulsione di Quagliarella) e da quello a Genova con la Samp. E stavolta neanche quello dovrà accadere. La continuità dovrà caratterizzare questo cammino finale degli azzurri. Continuità che, invece, era venuta meno negli ultimi due campionati: nel 2011, infatti, la Champions venne afferrata per i capelli dopo due sconfitte di fila nel mese di aprile (in casa con l’Udinese ed a Palerno) e lo scorso anno i quattro k.o. nelle ultime nove giornate impedirono agli azzurri di qualificarsi per la seconda volta consecutiva nella massima competizione internazionale.

 

VERIFICA – Non c’è molto tempo a disposizione di Mazzarri per preparare la gara di Torino con l’organico al completo. I nazionali rientreranno tra oggi e domani. Due giorni, quindi, per verificare le condizioni dei singoli e procedere con le scelte. Intanto il tecnico ha potuto lavorare in questi giorni con un buon gruppo di difensori. Gamberini, Cannavaro e Britos hanno potuto memorizzare meglio certi movimenti della difesa. E con loro anche Rolando e Grava oltre ai portieri Rosati e Colombo. Ma si attende il rientro di Campagnaro mentre restano da controllare le condizioni fisiche di Inler e Behrami, quest’ultimo sostituito nel corso della gara della nazionale svizzera a Cipro. E poi scegliere gli esterni tra Maggio, Zuniga, Armero e Mesto. Insomma quarantott’ore per prendere una decisione. Ma nel patto interno è prevista anche ci sia la massima sincerità nello spogliatoio: chi non è al meglio, si faccia da parte, in questo momento il Napoli ha bisogno di gente capace di lottare su ogni pallone. 
ALLARME GIALLO – Ma sarà un finale di campionato caratterizzato anche da allarme cartellini-gialli. Ben nove calciatori azzurri sono giunti in diffida. Mai tanti tutti in una volta sola. Basta un’ammonizione e scatta la squalifica. Per Mazzarri, un problema nei problemi. Dovrà gestire perbene la situazione per evitare di presentarsi al faccia a faccia con il Milan senza elementi-cardini. Questi gli azzurri a rischio squalifica: De Sanctis, Gamberini, Zuniga, Armero, Behrami, Inler, Pandev, Insigne e Calaiò. Ed inevitabilmente alcune scelte terranno conto anche di questo. Ma per il Napoli sta per iniziare un mini-campionato racchiuso in nove gare. Nove gare in cui occorre tirare fuori il massimo per salvare una stagione caratterizzata dalle eliminazioni precoci in Europa League e Coppa Italia ma anche dal ruolo di anti-Juve onorato fino alla fine. Il patto interno prevede di lanciare il cuore oltre l’ostacolo ed evitare che alla fine si possa dire che questa sia stata la stagione delle occasioni perdute. Da Torino comincia un nuovo campionato per gli azzurri, quello che porta all’accesso diretto in Champions e da sabato sarà vietato sbagliare. 
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.

 

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