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Napoli, un mese senza sosta: tra campionato e coppe Mazzarri si giocheranno 8 partite

Ci risiamo, il Napoli è di nuovo sotto il tiro incrociato degli impegni ravvicinati. Dall’Aik Solna al Siena trenta giorni, ma soprattutto otto partite. Da domani, 22 novembre, al 22 del mese prossimo, ultima chiamata di campionato prima della sosta natalizia che si protrarrà sino al 6 gennaio (Napoli-Roma), si giocherà una volta ogni quattro giorni. E anche meno, volendo essere precisi. Come dire, nessuna tregua per i guerrieri azzurri, nessuna sosta per l’abnegato Mazzarri, che dovrà riempire di schemi, valutazioni e tattiche anche ciò che gli resta di quelle notti già dense di pensieri e d’insonnia. Lui che non stacca mai la spina, che ama star per conto suo ma col cellulare sempre acceso, e che non aspetta nessun gallo per svegliarsi.

PENSARE IN “4D”- Tempi densi ma ancora tersi, tempi di decisioni a raffica. E bisogna pure affrettarsi a prenderle. Partendo già da domani sera, verso mezzanotte, quando la prima, quella con l’Aik, sarà andata ed all’orizzonte già ci sarà il Cagliari. Solo quattro giorni dopo. Nello spazio di trenta giorni ed otto partite, va da sé che si debba pensare in “3D”. Aggiungendo anche una quarta dimensione a quelle di Campionato, Europa League e Coppa Italia (in ordine prioritario). Sì, perché anche il mercato di gennaio è alle porte ed anche per quello occorrono calma, gesso e giuste strategie. Ci sarà in merito un summit dirigenziale previsto poco prima della sosta.
REGALI DI NATALE – Da qui ad un mese potrà essere tutto, ma anche il suo contrario. I regali di Natale, si sa, si scartano il giorno della ricorrenza ma già da prima si potrebbe intuire o sapere cosa ci sarà sotto l’albero. Nella lista dei (possibili) desideri ci sono naturalmente il passaggio dei turni in Europa e nella competizione nazionale, ma il regalo più ambito resta quello di provare ad agganciare la capolista. E, di conseguenza, scrollarsi di dosso Inter e Fiorentina: prima una e poi l’altra, sono piombate addosso al Napoli approfittando di qualche battuta a vuoto dei partenopei. Torino e Milan le più vistose, ma c’è tempo per rimediare.
IN DETTAGLIO – Fino alla tregua natalizia ci saranno cinque partite di Campionato, comprensive di big-match notturno del 9 dicembre, a San Siro, per provare a sbarrare la strada alla rilanciata Stramaccioni-band. Cinque di campionato, due di Euroleague ed una di Coppa Italia, ecco il dettaglio. L’appuntamento continentale, oltre quello di domani sera, è per giovedì 6 dicembre (sesta ed ultima giornata di selezione per i sedicesimi) con il Napoli ad attendere il Psv Eindhoven. Per consumare quella vendetta (sportiva) necessaria (o non) a passare il turno, ma anche a togliersi dalla faccia quei tre ceffoni dell’andata. Che non sono caduti nell’oblio. Ma c’è anche la cara Coppa Italia: mercoledì 19 dicembre gli azzurri, detentori del titolo, affronteranno negli ottavi la vincente fra Bologna e Livorno (28 novembre). Piuttosto restii a cedere lo scettro, se si vuole.
SENZA RESPIRO – Non c’è sosta perciò, non c’è tempo per distrarsi, perché i tempi cosiddetti morti saranno preda di spostamenti, viaggi, aerei presi nel cuore della notte, rientri a casa all’alba. Considerato che, degli otto, ben sei match si giocheranno di sera o notte che si voglia, alcuni alle 19 (vedi Cagliari e Psv) ed altri alle canoniche 20,45. Sicché i più dovranno per forza di cose allenarsi giocando e, ahimè, Mazzarri potrà a conti fatti preparare le partite solo per un paio di giorni pieni, eccezion fatta per Napoli-Bologna, che cadrà una settimana dopo il match del Meazza. Turn over massiccio, ragionato, parziale, totale: chissà. Saranno cose da stabilirsi a seconda delle esigenze del momento, gli avvicendamenti saranno dettati dall’importanza delle poste in palio, dai bollettini dell’infermeria e del giudice sportivo e, naturalmente, dalle sensazioni dell’instancabile mister. Perché, se i giocatori dopo le partite possono dar tregua alle gambe, per il Mazzarri-pensiero nessuna tregua o “dorma”. Cosa serve allora in questo mese? Facile a dirsi: olio di gomito a volontà per lucidare in tutte le sue parti questo Napoli che ha bisogno sempre più di punti e certezze.
Fonte:  Corriere dello Sport
La Redazione
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