Un nuovo appuntamento in notturna attende gli azzurri dopo la pesante scoppola di Eindhoven; e l’appuntamento non è dei più semplici, sarà di scena l’Udinese reduce dalla serata magica dell’Anfield Road, campo che risultò indigesto proprio agli uomini di Mazzarri nella passata partecipazione all’Europa League due anni fa. Particolarmente galvanizzati dal successo europeo Guidolin e i suoi arriveranno vogliosi di continuare la scia positiva dei risultati, cavalcando l’onda dell’entusiasmo. “È una vittoria che ci prepara per la durissima trasferta di Napoli e ci dà morale” – è stato il commento del tecnico friulano a caldo, nell’immediato dopopartita di Liverpool. Certo perché i bianconeri hanno iniziato il campionato non proprio nel migliore dei modi: una sconfitta a Firenze, seguita dall’eliminazione dai preliminari Champions ad opera dello Sporting Braga, e subito dopo dalla pesante batosta casalinga per 4-1 ad opera della Juventus. Poi la corroborante vittoria contro il Milan e tre pareggi che portano i friulani a quota 6 punti in campionato, mentre la recentissima avventura in Europa League è impreziosita dalla bella vittoria di Liverpool. “Fa morale” è un po’ un ritornello che ripetono altri personaggi chiave della truppa bianconera: il ds Larini e Di Natale, napoletano di Castello di Cisterna, che ha puntato su Udine come scelta di vita sportiva e umana, rifiutando tre anni fa la maglia azzurra. È acqua ormai passata lo screzio con Guidolin, con la notevole eco mediatica dei giorni scorsi, definitivamente cancellato con un abbraccio affettuoso subito dopo la storica impresa di Europa League; il capitano guarda a Cavani & Co. come seri candidati al titolo: “Sarà dura a Napoli, dobbiamo cercare di continuare a fare risultato”. Pasquale parla addirittura di “vendere cara la pelle” al S. Paolo, campo che Udinese Tv paragona all’Anfield Road come intensità, fascino e passione. Mentre nel suo proverbiale atteggiamento sereno Guidolin pare giustificare Mazzarri nell’intervista dell’immediato dopopartita del giovedì europeo: “Quando ero a Palermo, in testa alla classifica, mi trovavo anche io in difficoltà su chi schierare in campionato e chi in Europa; privilegiavo il campionato…”
Dunque il campionato, per una sfida che si preannuncia tiratissima, in un momento che potrebbe rivelarsi cruciale per il prosieguo della stagione di entrambe le formazioni, in più ricca di ex, soprattutto tra gli azzurri. In testa a tutti naturalmente Inler, corteggiatissimo per quasi un anno prima di approdare all’ombra del Vesuvio, ma anche Dossena e De Sanctis hanno vestito la casacca bianconera, seppur in tempi non proprio recenti. Dall’altra parte Domizzi, baluardo della difesa nonché rigorista del Napoli di Reja in serie B e del primo anno di A. Sarà sicuramente in campo il roccioso difensore romano, al fianco di Benatia, che per un breve periodo è stato accostato anche al Napoli, così come per Armero, il quale, autore di una prestazione non propriamente brillante a Liverpool, si candida ad una partenza dalla panchina.
Intanto arrivano brutte notizie dall’infermeria: tendinite rotulea per Badu, che gli farà saltare la trasferta di Napoli , come pure probabilmente l’impegno con la nazionale ghanese. Basta sta ancora smaltendo dei fastidi al tendine d’Achille e il suo impiego per domenica è in forte dubbio. Nella giornata di ieri amichevole sul Campo del Bruseschi contro il Caporicacco per una squadra formata da giovani della Primavera e dai non iscritti nella lista Uefa e cioè Silva Barreto e Maicosuel, l’autore del “cucchiaio” su rigore, lo scorso agosto, costato ai friulani l’eliminazione dalla Champions.
E per concludere una curiosità: dalla risalita degli azzurri nella massima serie tutte le gare tra Napoli e Udinese al S. Paolo si sono disputate di sera, con un’unica, leggerissima eccezione per il 19 settembre 2009, giorno in cui questo match fu il primo anticipo del sabato alle ore 18. Tra le fila degli azzurri schierato un ex friulano che nel mese di gennaio precedente si era distinto per un fantastico gol, sempre al S. Paolo, proprio nel giorno del suo compleanno, il 31. Era un certo Fabio Quagliarella che oggi veste un altro bianconero; ma questa è un’altra storia.
Maria Villani
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro