Rafael 5: Si fa beffare dal tiro di Bruno Fernandes, quello del 2-2. La traiettoria è di quelle maligne ma il portiere brasiliano resta immobile e non prova neanche ad alzare la mano. Errore grave perché determinante sul risultato, peccato perché nel primo tempo si era fatto apprezzare per due belle parate.
Maggio 5.5: Il nazionale contribuisce alle incertezze dell’intero reparto. Soffre sempre nella difesa a quattro anche se non si macchia di errori specifici. Generoso nell’assalto finale quando di propone per la spinta per cercare il cross. Ma da uno come lui si attendono prestazioni di spessore diverso.
Fernandez 4.5: Il salvataggio finale lo salva da una bocciatura ancora peggiore. L’autogol nel finale di primo tempo però è clamoroso. Un’ingenuità da campionati minori e non certo da un difensore titolare della nazionale argentina. La sua presenza non dà solidità e sicurezza al reparto.
Albiol 5.5: Nel primo tempo è il solito muro, poi nella ripresa va in affanno quando crescono le situazioni pericolose. Va in difficoltà soprattutto quando gli spazi si allargano e viene puntato nell’uno contro uno. Anche lo spagnolo non vive un momento di particolare grazia e alla fine viene coinvolto nel calo generale.
Reveillere 5: Soffre il francese nella partita di esordio, c’era da aspettarselo visto che non giocava un match ufficiale da sei mesi. Incerti i primi interventi, le prime chiusure, poi si riprende con il passare dei minuti. Ma ha ancora bisogno di tempo per trovare passo e convinzioni. Inoltre gioca a sinistra e cioè non nel suo ruolo.
Dzemaili 5: Il gol è la cosa migliore della sua partita, bravo a seguire l’azione e a ribadire in gol la respinta di Brkic sul tiro di Higuain. Però si conferma inadeguato nel ruolo di centrale inteso da Benitez: con un modulo così spregiudicato chi sta in mezzo dovrebbe recuperare palloni su palloni: le sue caratteristiche invece sono diverse.
Inler 4.5: Si fa soffiare palla con ingenuità, così nasce il break del 2-2 di Bruno Fernandes. Partita sotto tono, sovrastato da Allen, come intensità e passo. Con gli spazi tutti chiusi e con le marcature asfissianti fa fatica e poi a metà secondo tempo anche lui cala vistosamente e i bianconeri s’infilano centralmente a ripetizione.
Insigne 4.5: Più indizi fanno una prova, Insigne è ancora fermo a zero gol in campionato, l’unico tra gli esterni di Benitez ancora a secco. Manca la necessaria convinzione nelle giocate e soprattutto nell’uno contro uno non è devastante, va via al primo dribbling e poi sistematicamente si ferma. E poi in fase difensiva soffre.
Pandev 7: Altri due gol e sono sei in campionato. Il migliore in campo in assoluto e non solo per la doppietta. Nonostante le difficoltà della partita riesce a trovare il modo di ricevere palla tra le linee e smistarla per i compagni. In grande condizione, attraversa un buon momento di forma e sostituisce al meglio Hamsik.
Callejòn 4.5: Lo spagnolo è stanco, si era visto già in altre occasioni. Non gli riesce neanche un guizzo dei suoi e stavolta fa anche fatica a contenere Pereyra che spinge sul suo lato. Uno di quelli che ha giocato di più tra campionato e Champions, tra i pochi sistematicamente esclusi dal turnover di Rafa che lo propone quasi sempre.
Higuaìn 5.5: Mette il suo zampino sul secondo gol di Pandev sul terzo di Dzemaili. Due giocate decisive, troppe poco però. È vero che di palloni giocabili per lui ne arrivano pochi però è anche vero che da un campione come lui si aspettano più giocate determinanti. E deve ancora crescere come condizione atletica.
Mertens s.v.: Stavolta non riesce a fare la differenza in pochi minuti e anzi dal suo ingresso in campo la squadra soffre ancora di più in fase difensiva nel concitato finale di partita. Il belga è stato risparmiato per la Champions League, ora contro l’Arsenal avrà la grande occasione per regalare una grande serata.
Behrami s.v.: Ogni tanto è costretto a fermarsi anche lui. Stavolta soffriva per un problema a un piede, oltre che per i soliti fastidi al ginocchio. La sua assenza si avverte sempre tantissimo. È quello che più di tutti ci mette grinta, cuore e quantità. E poi la sua presenza conferisce equilibrio alla squadra.
Benitez 4.5: L’atteggiamento troppo spregiudicato non paga. Il Napoli segna tanto ma subisce troppo, la sofferenza in fase difensiva sta diventando una costante fissa da almeno un mese. Benitez non cambia mai modulo anche quando bisogna difendere il risultato. I suoi cambi sono ruolo per ruolo. Oltremodo integralista, contro l’Udinese sul 3-2 doveva inserire un centrocampista e non Mertens per Pandev.
Fonte: Il Mattino
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