CASTELVOLTURNO – La quiete dopo la tempesta, con le giornate del silenzio, una chiusura soltanto temporanea dei fuochi pirotecnici che hanno avvelenato l’ambiente azzurro. Tra le parti adesso è scattata una tregua non concordata ma sorta in maniera spontanea sulle due sponde in virtù dell’obiettivo che va consolidato a tutti i costi e che è a portata di mano, l’ammissione ai gironi della Champions, evitando i preliminari.De Laurentiis e Mazzarri hanno provvisoriamente seppellito l’ascia di guerra per ragion di stato, insomma, per riprendere le ostilità non appena il Napoli avrà concluso alla grande la sua stagione. Sono d’altronde profondi i dissapori, i punti di vista, i progetti.
Enormi al momento le distanze tra i due che da un bel po’ non si parlano e non si «guardano più negli occhi per capirsi senza problemi», come loro facevano sapere in giro per illustrare un’intesa ormai dissolta, distrutta dalle incomprensioni e dalle diversità. Mazzarri ha preparato un elenco delle cose che non gli sono andate giù, dal momento in cui ha firmato il nuovo contratto triennale. Il Toscanaccio parlerà sabato, alla vigilia della sfida con l’Inter di Leonardo, ma soltanto del match con la Beneamata. Terrà la bocca cucita sugli arroventati argomenti esplosi fino all’altro ieri. E così anche il patron, probabilmente. Lo faranno indirettamente per il rispetto dovuto ai 50mila che domenica sera saranno al S. Paolo nell’ultima di campionato per festeggiare la squadra del cuore.
Fonte: Leggo
La Redazione
A.F.
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