A prescindere da Benitez, De Laurentiis sa fin troppo bene che, per aumentare il floor di ricavi del Napoli, deve puntare su uno stadio e su un centro sportivo di proprietà che consentano la società di aumentare annualmente gli introiti.
Per questo motivo, intanto che viene presentato al Comune di Napoli il progetto di massima per lo stadio il 31 maggio, De Laurentiis sta vagliando le migliori soluzioni per costruire il centro sportivo del Napoli.
Secondo alcune indiscrezioni raccolte da noi di C&F, la soluzione più complicata, almeno in termini economici, è quella relativa all’area di otto ettari di cui aveva parlato il presidente a Radio Kiss Kiss la settimana scorsa, che è situata tra Licola e Varcaturo. Per il momento la società partenopea ha solo sondato il terreno per capire se c’è la disponibilità da parte delle istituzioni di concederle lo spazio necessario per costruire il nuovo centro sportivo. La cifra da investire in quella zona si aggira tra i 10 e i 15 milioni.
La seconda ipotesi è quella relativa al centro tecnico di Sant’Antimo. In questo caso, il Napoli non avrebbe bisogno di investire ulteriori fondi visto che il centro sportivo è in possesso di campi da calcio, piscina, palestra e centro di analisi clinica. Inoltre, non ci sarebbe nemmeno lo spazio necessario per poter costruire altri campi.
Per questo motivo, il Napoli potrebbe puntare sulla costruzione di un mini centro tecnico a Sant’Arpino. Proprio in questa città c’è un centro sportivo che, con una cifra pari a 1,5 milioni, potrebbe essere rimesso in funzione rifacendo nuovamente il campo di calcio a 11. La struttura è tra i 5 e i 6 ettari e rispetto a Sant’Antimo, ci sarebbe lo spazio per costruire almeno un altro campo di calcio a 11, 2 campi di calcio a 8 ed un magazzino.
Sempre secondo alcune indiscrezioni raccolte dalla nostra redazione, dopo aver scartato definitivamente un ritorno a Soccavo e l’acquisto del centro di Marianella, il Napoli potrebbe puntare a creare una partnership con la proprietà del centro di Sant’Antimo e di investire allo stesso tempo su quello di Sant’Arpino. Tale ipotesi sembrerebbe al momento la migliore in quanto, la distanza tra le due strutture è limitata e questo consentirebbe al club partenopeo di avere finalmente le sue strutture con costi molto bassi.
Fonte: Calcioefinanza.it
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