NAPOLI – Domani, quando ormai il mal di testa da calciomercato sarà un ricordo, il Napoli potrà cantare in coro e festeggiare i 23 anni di Faouzi Ghoulam. Sì, sarà davvero un buon compleanno, quello del nuovo mancino recapitato ieri a Benitez in fretta e furia con una trattativa-lampo conclusa nella notte di Coppa Italia: la maglia azzurra, come regalo infiocchettato; ma soprattutto il salto nel grande mondo del calcio che conta alla vigilia del Mondiale. Che vetrina.
MUSLIM DI FRANCIA – E allora, l’ultimo arrivato. O meglio, l’ultimo arrivo in casa Napoli: Ghoulam, et voilà. Ventidue anni ancora per un giorno, mezza stagione da titolare disputata sulla fascia sinistra del St. Etienne – con ultima presenza datata 17 gennaio con il Lilla avvalorata da un assist – i natali francesi, la cittadinanza e la Nazionale algerina nel carnet e il corano in tasca. Sì, il musulmano Faouzi, osservatore rigoroso del Ramadan, è nato nella Loira ma ha scelto l’Algeria come patria calcistica (dopo un paio di presenze nell’Under 21 di Francia); una selezione che, in estate, gli permetterà anche di infoltire ulteriormente la pattuglia del Napoli di stanza al Mondiale brasiliano.
MARATONETI – Il club azzurro lo ha seguito, tampinato di nascosto con l’inviato speciale Maurizio Micheli e poi, una volta saltato l’affare-Moreno con il Siviglia, ha puntato su di lui investendo più o meno 5 milioni di euro. Negoziati veloci, accordo raggiunto nella notte di coppa sulla base di un quadriennale (e sei mesi) e poi, ieri mattina, decollo per Napoli. Felice e contento. Ghoulam è arrivato a Capodichino intorno alle 11.30 con il fratello-manager, Samir, e in mezz’ora ha raggiunto il centro sportivo di Castelvolturno per le rituali visite mediche con i dottori De Nicola e Canonico. Test superati a pieni voti, considerando l’ottima condizione fisica, e a cotè la chiacchierata con Rafa. In francese: la sua lingua. L’italiano lo imparerà, nessun problema, mentre sa già perfettamente come correre sulla fascia: credenziali ottime e anche il marchio doc di una famiglia che può contare sul terzo fratello sportivo, Nabil, mezzofondista di livello internazionale.
COLPO FUTURO – Henrique e Ghoulam, d’accordo, ma non solo: perché se è vero che ieri il ds Bigon è stato a Milano per l’ultimo sprint relativo alle cessioni, lo è altrettanto che il club sta lavorando a un altro colpo in vista del mercato estivo: con il Genk, infatti, il Napoli sta provando a chiudere già in questa sessione l’acquisto di Kalidou Koulibaly, difensore francese di origini senegalesi che ha catalizzato l’attenzione e stuzzicato la voglia di investimenti in prospettiva. Ventidue anni, 195 centimetri e 89 chilogrammi: sono questi i dati essenziali del colosso dalla pelle d’ebano finito sul tavolo delle trattative con la società belga.
IL CAPITANO – Entrata e poi uscita. Dolorosa e sofferta, magari, ma comunque ormai inevitabile considerando l’evoluzione delle cose in questa prima metà di stagione: quella del capitano, Paolo Cannavaro. Ieri, ancora a Milano, il suo manager, Gaetano Fedele, ha parlato a lungo con il Sassuolo, molto interessato al difensore azzurro, e poi con il West Ham. Ma non solo: per Cannavaro sono arrivare anche le proposte di Cardiff, Besiktas e Trabzonspor. Ore calde. Anzi roventi: il Napoli e l’entourage proveranno fino all’ultimo istante utile a trovare una soluzione che restituisca al capitano di tante partite il sorriso che merita e una dimensione degna del suo valore. West Ham, dicevamo, un’opzione che non riguarda soltanto Cannavaro: il club inglese, infatti, tratta anche l’acquisto di Pablo Armero, il mancino colombiano separato in casa e superato nei fatti dall’acquisto di Ghoulam. Su di lui anche il Milan.
Fonte: Corriere dello Sport
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