Napoli, tra l’entusiasmo per Gonzalo Higuain e la disorganizzazione societaria

Lo share dell'entusiasmo raggiunge quote altissime ma attenti all'organizzazione

Lo sbandamento dovuto alla cessione di Cavani è passato. La delusione nel constatare la volontà di Walter Mazzarri di voler lasciare il Napoli anche. Gli acquisti fatti da De Laurentiis in questi ultimi giorni hanno fatto salire lo share dell’entusiasmo su quote altissime: Higuain, Reina, Rafael, Raul Albiol, Callejon, Mertens sono calciatori di assoluto valore internazionale.  Sarò in curva B sia con il Galatasaray che con il Benfica. Una curva festosa, allegra, serena, divertente, piacevole, ricca di giovani e bambini, con intere famiglie dedite ad un unico scopo, tifare Napoli, vestiti di azzurro con magliette, sciarpe, bandiere e bandierine. Un clima sereno di solidarietà e di sostegno. I gruppi organizzati meravigliosamente festanti nel cantare i tantissimi cori che hanno reso il tifo napoletano famoso nel mondo sin dai tempi di Giosuè il trombettiere, mitico tifoso azzurro degli anni 70. Un’esperienza divertentissima e piacevole. Di fronte, invece, ci sono  la Tribuna Stampa e la Tribuna Posillipo. Si vedono.  La preoccupazione è finita; l’arrivo di Higuain e Reina e maggiormente quella di Benitez, sicuramente uno degli allenatori dal curriculum più cospicuo sia di risultati che di esperienze, anche manageriali;   alla vista di questi il Napoli mi ha dato l’impressione di essere un top team poi mi sono ricordato che non va mai dimenticato e non solo, anche preoccuparsi del pensiero che avrà Benitez e il suo staff quando vedranno l’organizzazione, quella del Napoli,  sempre sotto gli occhi, di tutti: approssimazione e disorganizzazione. Dalla gestione dello Stadio San Paolo (che bello vedere i bagni della Curva B più puliti di quelli della Tribuna Autorità e della Tribuna Posillipo!), alla gestione del Settore Giovanile, oggi affidato a Francesco Barresi che ha come responsabile dello scouting giovanile Luigi Caffarelli, a cui mi legano antichi ricordi, da quando bambino, lui, fu trasferito dallo Sporting Casoria al Napoli fino a tutta la sua carriera da calciatore, alla gestione dei raccattapalle, alla gestione della Tribuna Stampa, Unica in Italia nella sua approssimazione, prevaricazione e favoritismi. Ho avuto modo di vedere la diversità, senza dirlo, nettamente migliore, dell’organizzazione e del rapporto con la stampa sia televisiva, sia di carta stampata che di web,  di Inter, Milan, Fiorentina e Parma. L’organizzazione dei  campi su cui giocano le squadre giovanili del Napoli; l’organizzazione del Centro Sportivo di Castelvolturno, gli allenamenti, i ritiri, i rapporti tra calciatori e tifosi, calciatori e televisioni, calciatori e giornali.

Nando Troise

 

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