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Napoli, ti manca sempre il vice-bomber: da Hoffer a Zapata, passando per Dumitru, Vargas e Calaiò

Zapata si consoli: altri sono naufragati nel Napoli in quel ruolo che è di viceré. O riserva di Cavani o di Higuain, il risultato per tutti è lo stesso. Valga l’esempio di Vargas, «Turboman», che arrivò in Italia a gennaio del 2012 ma che si è arreso quasi subito ai ritmi di un torneo troppo veloce per lui prima del sospirato (per tutti) ritorno prima in Brasile e poi al Valencia. Il bilancio in azzurro: 28 presenze e 3 gol. Tutte al povero Aik Solna, prima giornata di Europa League. Si consoli, il colombiano che De Laurentiis chiama solo per nome: Eduardo Vargas è costato persino più di lui, 11 milioni di dollari contro i 6 che il Napoli ha pagato (a rate) all’Estudiantes.

Vargas aveva fatto sfracelli in Sudamerica, conquistando qualsiasi cosa e persino il titolo di secondo miglior giocatore dell’America del Sud. Alle spalle di Neymar. Ma l’Italia è un’altra cosa.

Brutto ruolo quello di vice di una grande stella. Che si chiami Cavani o Higuain. Ma anche Quagliarella. Il Napoli, destino, non lo ha mai azzeccato negli ultimi anni. Deve essere una forma di idiosincrasia per il ruolo: si prende la prima punta – quasi sempre una forza della natura – e il suo sostituto non decolla. Quasi si inceppa dinnanzi a tanta luce. Di cui non prende neppure un po’ di riflesso. Niente. Un bel personaggio fu anche Erwin Hoffer: arrivò dopo aver fatto una valanga di gol in Austria con la maglia del Rapid Vienna (27 reti e capocannoniere del campionato austrico). Una specie di geniaccio. Si presenta con una rete in Coppa Italia alla Salernitana. Un sigillo fantastico. Già, ma l’unico.

Tutta colpa della lingua, si disse. Undici presenza poi iniziò il suo esodo: prima al Kaiserslautern, poi all’Eintracht e infine al Fortuna Dusseldorf. Per De Laurentiis, un gran rimpianto. Per fortuna, a basso costo.

L’estate del 2010 è quella dei colpi a sorpresa: arriva Cavani dal Palermo e Quagliarella va alla Juventus. Il penultimo giorno di mercato, arriva Nicolao Dumitru dall’Empoli: 19 anni appena e Mazzarri che appena lo intravide storse la bocca. Non proprio quello che sognava come vice Cavani. E infatti, dopo 12 presenze (e zero gol) è stato mandato in giro per la serie B italiana. Ora è alla Reggina: 3 gol in questa stagione.

Nel 2011 ci pensa Lavezzi a risolvere i problemi: il vice Higuain arriva dalla serie B argentina e fa parte della scuderia del manager del Pocho, Alejandro Mazzoni. Si chiama Cristian Chavez e nel San Lorenzo ha segnato la bellezza di 10 gol. Anche se era in seconda divisione. Debutta in serie A a San Siro, contro l’Inter. E in serie A giocherà solo un’altra gara. Prima di essere rispedito da dove era arrivato: il San Lorenzo. Al Napoli viene ricordato soprattutto perché la Guardia di finanza ha acquisito le carte del suo trasferimento. Sospettando irregolarità.

L’anno scorso non andò meglio: bocciato Vargas, si puntò su un usato sicuro, Emanuele Calaiò. Nostalgia canaglia: uno che a Napoli aveva regalato una promozione dalla serie C e un’altra dalla serie B. Doveva fare il vice di Cavani, il Matador. Arrivò dal Siena e arrivato a Napoli, praticamente smise di giocare. Figurarsi di fare gol. Fallimenti pesanti e poco illustri, ma pur sempre dei flop. Non è mai facile essere un vice, non c’è che dire. Anche Cristiano Lucarelli, uno dei più prolifici bomber d’Italia, una volta a Napoli per fare da chioccia alle prime punte, non è mai riuscito a dare la svolta: 12 presenze e una sola rete. Alla Juventus.

Fino ad adesso, dunque, il rendimento di Zapata è il migliore di tutti: quattro reti il suo bottino, distribuito tra campionato (la doppietta a Catania), Champions (l’eurogol a Marsiglia) ed Europa League (contro il Porto al San Paolo).

Fonte: Il Mattino

Fonte: Il Mattino

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