Il campo è lungo, è largo e va occupato: un uomo a destra, un altro a sinistra, poi si vedrà quel che servirà in mezzo, in quella linea difensiva sulla quale gli interventi saranno (ovviamente) mirati. L’ora di Reveillere è già scoccata e ora s’attende il responso della partita, ma quando il mercato sta per entrare nel vivo, con i rintocchi del big ben che ne ufficializzano l’apertura, la svolta immediata è sulla corsia opposta, quella sulla quale ormai dondola (da solo) Armero e per la quale si sta scaldando Antonelli.
IL ROSSO E IL BLU – Gennaio è dietro l’angolo o appena al di là della abbuffata di scadenze che sta per presentarsi con le sette partite in calendario sino a Natale: Reveillere sa fare tanto e quasi tutto, persino industriarsi sulla fascia solitamente assegnata a Zuniga, ma ha altre predisposizioni, rappresenta – innanzitutto – l’alternativa a Maggio. E dunque, si vira: Luca Antonelli (27 a febbraio) ha il fisico per quel ruolo, una struttura possente, un’esperienza maturata in Nazionale, prospettive incoraggianti. E poi non richiede ambientamento particolare, né induce a sospettare che si possano determinare stati di crisi: Napoli e Genoa ne hanno già parlato attraverso De Laurentiis e Preziosi – lo stato maggiore – e l’offerta, cinque milioni di euro, non è apparsa congrua. Ma in situazioni del genere, è noto, la forbice va restringendosi di giorno in giorno e per chi cede è utile abbassare le proprie pretese mentre chi acquista ha semplicemente (!) la necessità di allentare i cordoni della borsa. A sette milioni si può fare, però le trattative richiedono comunque tempi moderatamente lunghi: un mese e mezzo dovrebbe bastare, per chiuderla. Poi c’è dell’altro: c’è Bacary Sagna (30) a febbraio, che all’Arsenal ha sommato anni e anni di Champions e di Premier. Conviene mandarlo a memoria….
ENGLAND – Un passo più in là, nel cuore della difesa, c’è da chiarire il destino di Paolo Cannavaro: il futuro è un’incognita e bisognerà intanto verificare una serie di ipotesi per “addobbare” ulteriormente il settore. Britos è pronto e rappresenta l’unico, in quella zona, ad usare naturalmente il mancino: Albiol s’inventa – e benissimo – per l’emergenza; Fernandez è un destro e quindi… Benitez sa ciò che vuole, come vuole e la scelta d’un calciatore che un tempo veniva sinteticamente rappresentato come lo stopper può essere non necessariamente vincolata a quello che il tecnico spagnolo ritiene un dettaglio: servono centimetri, muscoli, soprattutto autorevolezza. Il francese N’Koulou (24 a marzo) racchiude in sé le opzioni del caso, ma mica facile riuscire a convincere l’Olympique Marsiglia, già restio nella scorsa estate ad accomodarsi ad un tavolo per avviare una trattativa. I soliti noti restano sottolineati in azzurro sul taccuino di Bigon: Martin Skrtel (29 il prossimo 15 dicembre) o Daniel Agger (29 il prossimo 12 dicembre), uno slovacco o un danese, ma entrambi di casa a Liverpool.
L’ASSO – Altrimenti, però stavolta servirebbe veramente tanta pazienza perché la vicenda è complicata, riecco emergere dal Sud America, dall’Argentina dove gioca (con il River Plate) o dalla Colombia ch’è la sua nazione, Eder Alvarez Balanta (21 a febbraio), per chiunque l’abbia visto una specie di prodigio della natura, per il Napoli che l’ha seguito – eccome – l’identikit ideale da inserire all’interno di un progetto che in prospettiva mira anche al ringiovanimento complessivo. Ma il River ha pretese elevatissime. Però: chi può dirlo?
Fonte: Corriere dello Sport.
