Primo obiettivo di Rafa: migliorare la fase difensiva. «Per migliorarla ci vuole quantità nell’applicazione», spiega. La difesa a quattro si migliora con il lavoro, il tempo e le esercitazioni da ripetere mille volte. E ovviamente la difesa andrà poi migliorata a gennaio con le operazioni di mercato. Il colpo in arrivo potrà essere rappresentato da Skrtel del Liverpool perchè Rami del Valencia, l’altro obiettivo estivo azzurro, è vicinissimo al Milan. Gennaio, però, è lontano. La stagione del Napoli prenderà una piega ben precisa già a dicembre, quando cioè verrà stabilito se gli azzurri proseguiranno nell’avventura in Champions League e quando verrà bene o male definita in maniera chiara la posizione in campionato nell’ottica della lotta scudetto. Ora i miglioramenti Benitez cercherà di ottenerli esclusivamente dal lavoro di campo che ha cominciato già a Castelvolturno e potrà sviluppare in questi giorni, fino alla sfida contro la Roma all’Olimpico. Tra i difensori non c’è a sua disposizione soltanto Fernandez, partito con la nazionale argentina e dal quale ha avuto finalmente una risposta positiva contro il Livorno. Il punto fermo è Albiol, lo spagnolo che però è ancora indisponibile e dovrà ricominciare in maniera blanda per il problema muscolare agli adduttori, la ripresa sarà graduale per averlo a disposizione all’Olimpico. Quello finito ai margini è invece il capitano Paolo Cannavaro, diventato da titolare inamovibile con Mazzarri a quarta scelta con Benitez, almeno in occasione della sfida contro il Livorno. Una situazione non semplice a livello psicologico, il capitano ha vissuto l’esclusione in silenzio e andrà avanti con la solita professionalità. Ancora una volta di più sa di doversi giocare la maglia da titolare con tutti. Poi però anche lui farà le sue valutazioni, già a gennaio potrebbe prendere in esame l’ipotesi di una cessione. Tra i difensori centrali, oltre ad Albiol, quello che ha giocato di più è stato l’uruguaiano Britos, l’unico di piede sinistro. Benitez gli ha dato fiducia anche se le prestazioni non sono state sempre al top, con i due picchi verso il basso contro Chievo Verona in campionato e l’Arsenal in Champions League. Il lavoro di Rafa sui singoli difensori, sul singolo reparto ma soprattutto sul lavoro di squadra nella fase di non possesso. Sono queste le strade percorse da Rafa e dal suo staff tecnico. Il lavoro sui singoli difensori presuppone la massima concentrazione in ogni singola situazione: il messaggio è evitare gli errori individuali sia in marcatura che in fase di rilancio quando viene impostata l’azione. Il miglioramento di reparto invece presuppone il lavoro dei quattro difensori che si devono muovere in perfetta simbiosi, fondamentale l’applicazione di campo per tenere la linea senza scompensi e la giusta distanza con il centrocampo. Rafa lavora soprattutto sui movimenti di squadra in fase difensiva, il lavoro in fase di non possesso palla: il pressing che comincia con gli attaccanti, la punta avanzata, il trequartista, soprattutto i due esterni e a scalare con i due centrocampisti centrali. Tanto lavoro, tanta applicazione: in fase difensiva per migliorare occorre quantità nel lavoro. E questi giorni che mancano alla sfida contro la Roma serviranno molto a Rafa proprio per migliorare la fase difensiva. La bella notizia è rappresentata dal recupero di Maggio, ormai rientrato in gruppo e quasi alla pari dei compagni. Il nazionale azzurro sta cominciando a forzare e sarà sicuramente disponibile per la trasferta all’Olimpico di Roma. Prosegue nelle terapie l’altro esterno, Zuniga, ma anche la sua presenza non è rischio per il big match contro il giallorossi.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
S.D.
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