C’è un Napoli che ha vinto e che si è classificato al primo posto nel campionato appena concluso. È lo staff medico azzurro, per la precisione. L’edizione odierna de “Il Mattino” racconta che la “squadra” coordinata dal dottor Alfonso De Nicola, fisiatra in carica da dieci anni, ha fatto registrare il minore numero di infortunati, media 0,32 per cento. Un risultato rilevante, se si considera che il Napoli ha giocato cinquantanove partite tra campionato e coppe. Un solo infortunato serio, cronico: Zuniga, che ha giocato un ridottissimo numero di partite nelle ultime due stagioni per i problemi al ginocchio. Tra i “segreti” dello staff che lavora dal 2005 a Castelvolturno ci sono l’analisi video per stabilire le cause biomeccaniche degli infortuni, gli allenamenti personalizzati durante il periodo di indisponibilità e la “Mirror Therapy”, attraverso la quale è più agevole la riabilitazione in campo perché il giocatore osserva il movimento effettuato dal compagno, appunto come in uno specchio. Dalla scorsa estate, peraltro, il Calcio Napoli ha un accordo con la Temple University di Philadelphia, e in particolare con il professore Antonio Giordano, oncologo che dirige l’istituto Sbarro, per un progetto di «Sport Biology», con il primo studio sul Dna dei calciatori. Lo staff coordinato dal dottor De Nicola è composto dai medici Enrico D’Andrea e Raffaele Canonico; dal riabilitatore Massimo Buono; dal massoterapista Marco Di Lullo e dai fisioterapisti Giovanni D’Avino, Fabio Sannino e Marco Romano.
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