NAPOLI – Ci siamo, dunque. E allora, che ne direste di una (ri)partenza in fotocopia? Di un’Epifania fatta con la carta carbone, col copia e incolla di quella dello scorso anno? Ovvero: Napoli-Roma 4-1, con triplice Cavani e un Maggio, a fronte di un solo Osvaldo. Non sarebbe male davvero.
SIMILITUDINE – Qualcosa sembra accomunare le due stagioni alla ripresa del campionato. Per primo la data, appunto, e poi balza all’occhio pure il dato statistico, quello della classifica. Giusto un anno fa c’era la solita Juve a menare la danza e poi nell’ordine Lazio, Inter, Fiorentina e Napoli racchiuse in due punti. Gli azzurri si diedero una ben assestata scossa e la Roma di Zeman, seppur in buon momento, fu sommersa da una pioggia di gol. Terzi dopo quell’exploit, dietro Juve e Lazio e come adesso con la Viola ad incalzare. Sorpassi effettuati da un Napoli tornato irresistibile davanti ad un buon pubblico, ma non equiparabile a quello che riempirà oggi il San Paolo.
DIFFERENZA – Ecco, sta qui la differenza principale. Mentre il 6 gennaio dello scorso anno ce n’erano poco più di quarantaduemila stavolta si dovrebbe arrivare al pienone. Forse a 60mila. Un punto in più a favore degli azzurri, assegnato ancora a boccia ferma, un match quello dello scorso anno, da prendere comunque come incoraggiante riferimento (ed auspicio). Non solo per provare a riaccostarsi alle prime due (in caso di passi falsi di una, o di pareggio) ma anche per tenere a bada una Fiorentina che incombe. E soprattutto per appallottolare e cestinare, ma tenendoli sempre a mente, quei due passi falsi con Parma e Udinese. Quelli che forse bruciano in maggior misura, e che avevano lasciato un retrogusto amaro. Naturalmente in buona parte annullato dalle affermazioni su Arsenal ed Inter.
EPIFANIA – Che per tradizione tutte le feste si porta via. Ma, nel caso, potrebbe lasciarne una fuori. Quella di oggi al San Paolo se, come naturalmente ci si augura, il Napoli dovesse partire col piede giusto. Ma è festa già in partenza, per la voglia e disponibilità di quei sessantamila che non vedevano l’ora di ritrovare gli azzurri dopo 16 giorni di astinenza. E non solo: paga (e bene) ancora una volta la politica dei prezzi popolari adottata dalla società (per Napoli-Sassuolo ad esempio si arrivò ad oltre 55mila), che ha offerto le curve a soli 10 euro e le tribune a 40. E poi, evidentemente, anche l’orario in linea con l’aperitivo deve aver fatto lievitare la fame.
FAMIGLIE – Tanti biglietti sono stati infilati nelle calze assieme a caramelle e cioccolata. Spariti perciò, assieme a tutto il resto, i tickets di quella Tribuna Family che ha riscosso successo costante sin dalla sua introduzione. I piccoli tifosi li troveranno ai piedi o sotto al letto, e questo Napoli-Samp sarà più che mai familiare. Approfittando della festività, carovane di tifosi si sono mossi da tutta la penisola, ivi compresi i vari club. A questi vanno aggiunti di sicuro anche coloro i quali, pur risiedendo all’estero, hanno deciso di allungare e concludere in bellezza le vacanze natalizie presso parenti e amici.
PRECEDENTI – Non solo quello dell’ultima Epifania è incoraggiante, ma se si va a ritroso ci si imbatte in un Napoli sempre molto concentrato quando s’è trattato di salutare il nuovo anno. Potrebbe completare una sestina poiché, per cinque anni di seguito è riuscito a prendere l’intera posta. Dalla stagione 2008/09, con le vittorie su Catania (1-0), Atalanta in trasferta (0-2), Juve (3-0, con un’altra storica tripletta di Cavani), Palermo fuori casa (1-3) e, appunto, il più recente Napoli-Roma. Bisogna risalire a una vita fa, al 13 gennaio 2008, per ritrovare gli azzurri sconfitti dal Milan a San Siro per 5-2. Ma, di questi tempi, è meglio un bel bagno caldo (di folla) che una doccia gelata.
Fonte: Corriere dello Sport
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