Dopo la sconfitta-choc subita in settimana ad opera del Viktoria Plzen, il Napoli deve riordinare le idee e ritrovare se stesso, per centrare almeno gli obiettivi legati all’ultima competizione verosimilmente rimasta in gioco. Mazzarri potrebbe schierare dal 1′ Mesto, Armero e Insigne al posto di Maggio, Zuniga e Pandev.
SAMP IN FORMA – Dopo tre giorni il “San Paolo” ospita ancora la sua squadra di casa ma stavolta per il consueto appuntamento fine-settimanale della Serie A. Sarà la Sampdoria a far visita ai piedi del Vesuvio, con un importante biglietto da visita: sette punti nelle ultime tre gare e Roma e Juve (a domicilio) sconfitte in questo 2013, senza contare il roboante 6-0 inflitto al Pescara con poker di Icardi. Insomma, non proprio una passeggiata per Hamsik, Cavani e colleghi, chiamati anche a riscattare la delusione europea di giovedì.
CAMBI IN VISTA – Non tanto per correre ai ripari, quanto per bilanciare al meglio le forze atletiche, Mazzarri pianifica qualche cambiamento in formazione. La difesa tornerà ad essere composta da Campagnaro, Cannavaro e Britos; sulle fasce Armero e Mesto potrebbero far rifiatare sia Zuniga che Maggio (ma per quest’ultimo il ballottaggio resta aperto) e Insigne, se del tutto ristabilito, potrebbe rilevare Pandev dopo le ripetute delusioni date dal macedone. Nella Samp poche sorprese, salvo la conferma al fianco di Icardi dell’ottimo Gianluca Sansone, nonostante il ritorno di Eder.
Queste le probabili formazioni:
FATTORE PSICOLOGICO – Sul piano delle motivazioni, il Napoli ha il vento a favore: in campionato viaggia a mille e la batosta di coppa può solo far suonare la sveglia fra gli assopiti uomini di Mazzarri. Anche la consapevolezza di lottare ormai su un unico fronte potrebbe aiutare ad indirizzare le energie psichiche e a catalizzare la concentrazione. I genovesi blucerchiati, dal canto loro, non hanno più una classifica a rischio e non sono costretti a far punti: saranno dunque più rilassati, ma questo può essere tanto uno svantaggio quanto un vantaggio. Mister Mazzarri dovrà trasformare la tensione in adrenalina, scavalcando il rischio che la brutta figura di coppa blocchi le gambe dei suoi.
ICARDI & Co. – Sul piano tecnico-tattico, l’attenzione sarà ovviamente convogliata su Icardi, giovane punta che ha soffiato il posto a Maxi Lopez a suon di reti e belle prestazioni. Già accostato al Napoli per il dopo-Cavani, sembra più vicino all’Inter che alla squadra di De Laurentiis: ha potenza e velocità oltre che un’ottima precisione al tiro, il solo Paolo Cannavaro potrebbe non farcela in marcatura, serviranno dei raddoppi e comunque la massima concentrazione. Pericolosi anche gli inserimenti di Obiang, altro elemento molto appetito sul mercato, e sono in buona forma anche Poli ed Estigarribia (già in gol al “San Paolo” con la maglia della Juve, nel 3-3 del 2011).
L’IMPORTANZA DI INSIGNE – Con il rientro dall’inizio di Inler e soprattutto il ritorno di Behrami, ci sarà più tranquillità in copertura, e Hamsik sarà libero di agire sulla trequarti. Dovesse giocare anche Insigne, sarebbero garantito maggiori dinamismo e imprevedibilità sulla trequarti, rispetto a quando c’è Pandev dietro Cavani. Da verificare il rendimento di Armero, più bravo a galoppare in avanti che a coprire, ma da quel lato De Silvestri non è un fulmine di guerra. Con Lorenzo Insigne il vantaggio è quello di poter costruire diagonali fra la fascia sinistra e le vie centrali, per trovare velocità e profondità nelle manovre offensive, variante necessaria per scardinare il folto centrocampo doriano. Serviranno freschezza, convinzione e grinta, caratteristiche che i cambi qui preventivati sarebbero potenzialmente in grado di garantire.
A cura di Lorenzo Licciardi
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