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Napoli, rivoluzione silenziosa: in 14 partiranno. Rischia anche Gargano

NAPOLI – Cambia pelle il Napoli. La rivoluzione di Mazzarri è ampia, lunga e profonda, al momento silenziosa: gruppo e spogliatoio perdono gran parte dei loro pezzi e in qualche caso, addirittura qualcuno dei pezzi da Novanta, tra i quali un vero e proprio leader, Walter Gargano che non sarà inserito nell’elenco dei partenti per il ritiro di Dimaro. In qualche altro caso i cambi di stagione sono dei veri e propri saldi: Cribari e Lucarelli sono due dei vecchi panchinari ai quali il Napoli ha già detto addio. Reciproco e indolore l’addio di Pazienza approdato alla Juve. Per Iezzo e Gianello l’avventura splendida vissuta dai due portieri in azzurro, resterà un ricordo incancellabile. Senza rimpianti la partenza di Blasi, con grande rammarico è invece quella vissuta da Santacroce, girato in comproprietà al Parma, nell’ambito dell’operazione Dzemaili. L’italo-brasiliano pensa già al ritorno a Castelvolturno: «Ho avuto molti problemi fisici e non sono stato in grado di farmi apprezzare: lo farò quest’anno, il Napoli mi riprenderà».

La bocciatura pesa soprattutto per il Principito Sosa nel quale il club di Castelvolturno ha creduto fermamente, ma dopo la stagione fallimentare dell’argentino, il suo destino è segnato, andrà via. Il suo nome è in testa nell’elenco dei partenti in possesso di Bigon che ha avviato le procedure degli addii, nel suo ruolo di tagliatore di teste che già nel 2010 era stato piuttosto impegnato nel piazzare giocatori. Così pure per il franco-algerino Hassan Yebda, lasciato al suo destino: il Napoli non lo ha riscattato, confermando l’intento di portare avanti la rivoluzione totale mirata al centrocampo, dove si è fatta piazza pulita. Ma non è finita, sui blocchi ecco anche Mariano Bogliacino, rientrato dal Chievo e che prenderà un’altra destinazione insieme con il giovane Dumitru, mentre è in ansia per il suo futuro Luigi Vitale. Nomi eccellenti sono tra l’altro quelli di Cigarini e di Mannini, per i quali non c’è più posto nel Napoli, così come per Bucchi e Dalla Bona, soltanto di passaggio a Castelvolturno. D’altra parte nel ritiro di Dimaro, Mazzarri vuole soltanto 22 giocatori, mentre in organico ora come ora ce ne sono 31 che dovranno scendere di nove unità già il 12 luglio, quando gli azzurri si ritroveranno a Casa Napoli, per i preliminari della prossima preparazione. Difficile ma non impossibile.

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: Leggo

La Redazione
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