Ci sono due buone notizie per il Napoli alla vigilia della Champions: ha ritrovato Pandev, che ha firmato con una doppietta la vittoria in casa del Genoa, e ha recuperato il primo posto in classifica, ovviamente in attesa della partita della Roma. Ma c’è anche una notizia che, se non proprio negativa, non dà conforto ed è il diverso atteggiamento che il Napoli ha avuto nelle ultime partite rispetto alle primissime, compresa quella di Marassi, agevolmente vinta contro avversari che hanno sbagliato l’impossibile (Kukca ha regalato a Pandev la palla per il raddoppio) e quasi mai hanno sporcato i guantoni di Reina. Gli azzurri non giocano con quella intensità che Benitez pretende contro tutti, quel “sin prisa pero sin pausa” che rappresenta la sintesi della sua filosofia di gioco. Il Napoli ha rischiato di inguaiarsi in due partite che ha ampiamente meritato di vincere, quelle con Borussia Dortmund e Milan, proprio perché il suo ritmo si era improvvisamente abbassato. E ieri, a Genova, non ha corso questo pericolo per l’inconsistenza degli avversari, spenti come il loro presidente Preziosi, mogio mogio in tribuna, e avviati verso il cambio di allenatore. Il Napoli è una squadra che ha pregi e campioni, ma anche inevitabili lacune da colmare, dovute al nuovo corso tecnico e ai numerosi innesti avvenuti dopo la chiusura del ciclo Mazzarri-Cavani. A prescindere dalla qualità del Genoa, gli azzurri senza Hamsik e con Higuain part-time nel rispetto del turnover pre-Arsenal hanno dato la risposta che i tifosi s’aspettavano dopo il pari con il Sassuolo. Sicuro della reazione della sua squadra De Laurentiis, perfettamente allineato sulla posizione (e sui cambi) di Benitez, che a sua volta condivide la battaglia del presidente sullo stadio perché, venendo dalla Premier League, sa quanto il fatturato di un club possa aumentare se è proprietario dello stadio. Si può preparare nel modo migliore sotto l’aspetto tattico la trasferta all’Emirates Stadium, la sfida ai Gunners, affrontati ad inizio agosto in amichevole. Segnarono Insigne e Pandev quel pomeriggio a Londra, ma questa sarà un’altra storia, da affrontare con entusiasmo e coraggio. E soprattutto tenendo alto il ritmo. Sin pausa.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
S.D.
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