Come scrive Il Mattino saranno settecento gli agenti e i militari in strada. La zona di via Carbonara, dove alloggia il Real Madrid, resta presidiata da ormai ventiquattr’ore dalle forze dell’ordine incaricate di vigilare sulla tranquillità della squadra iberica. L’atmosfera è comunque carica, consapevole – quale che sia il risultato finale di stasera – che all’ombra del Vesuvio si sta consumando un grande evento calcistico. Preferito – per motivi di sicurezza e viabilità – il percorso veloce a quello che tagliava il centro cittadino. L’attesa in città rimane altissima e oggi ci sarà il tutto esaurito al San Paolo, i cui cancelli apriranno alle 15: allo stadio sono attesi circa 56.000 spettatori, compresi gli oltre 2500 tifosi blancos che saranno nel settore ospiti. Fino a poche ore fa la Questura indicava in 1400 il numero degli spagnoli. Evidentemente qualcosa è cambiato, rispetto alle cifre ufficiali. Fortunatamente, almeno fino a ieri sera, non si sono registrate brutte notizie. Nessuna aggressione, e tantomeno intimidazioni o atti violenti contro i tifosi ospiti. La più grande preoccupazione – quella legata al fatto che il Real Madrid è gemellato con la Lazio – è stata finora fugata. Ma l’attenzione degli investigatori – a cominciare dagli uomini della Digos, sempre in prima linea sul fronte dell’ordine pubblico in occasione delle partite di calcio che si disputano al San Paolo – resta altissima. In azione, a tutela dei tifosi spagnoli, restano i carabinieri e le pattuglie dell’Ufficio prevenzione generale della Questura (guidato dal primo dirigente Michele Spina). L’imperativo categorico resta sempre lo stesso: evitare che branchi di violenti camuffati da tifosi azzurri possano prendere di mira i madrileni.
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