Da domani a giovedì, quattro giorni di grande concentrazione per gli uomini di Mazzarri che dovranno cercare di fare l’en plein in due sfide di grande importanza: la prima, con il Torino, per affogare la delusione per la seconda sconfitta in campionato e restare in corsa per i primi due posti della classifica; la seconda, con gli ucraini della Dnipro, per sperare di strappare sul filo di lana una qualificazione ai sedicesimi di finale di Europa League. Sono le quattro giornate di un Napoli che non ha certo demeritato finora ma che vorrebbe riconquistare l’etichetta di protagonista sia in Italia che in Europa. Negli ultimi tempi qualcosa si è inceppato nei meccanismi e nelle gambe dei calciatori. Complici anche un paio di assenze di rilievo (Cavani e Zuniga), nonché lo scadimento di forma di qualche altro (Pandev e Maggio), la formazione di Mazzarri non è stata più spumeggiante come in avvio di campionato. Può capitare, poteva essere messo anche in preventivo visto il susseguirsi di impegni ma ora il programma prevede un doppio turno casalingo che il Napoli dovrà cercare in tutti i modi a sfruttare.
DOPPIO EN PLEIN – Intanto il ritorno nello stadio amico dovrebbe quantomeno trasmettere sicurezza nell’offendere così come nel proteggere la propria porta. Il Napoli non fallisce un colpo a Fuorigrotta dal mese di aprile. E proprio quest’anno è riuscito a smentire un vecchio detto, vincendo due volte al San Paolo consecutivamente: con la Fiorentina ed il Parma. Anzi se si considera la vittoria con l’Aik Solna, le vittorie di fila in casa sono state tre in meno di venti giorni: dal 2 al 20 settembre, forse il periodo migliore per gli azzurri, nove gol in tre gare e solo due al passivo.
L’UNA TIRA L’ALTRA – Un’eventuale successo sul Torino darebbe morale e forza per affrontare gli ucraini con lo spirito giusto giovedì sera. Il Napoli intende ancora dire la sua in Europa League, a patto che superi il Dnipropetrovsk, poi il Psv, entrambe in casa, ed infine vada a vincere in Svezia con il Solna. La qualificazione rimane comunque possibile ed è difficile pensare che stavolta Mazzarri rivolti la formazione quanto piuttosto mediti per un turn over più razionale. Ma il primo ostacolo sarà battere il Toro, poi si penserà alla seconda sfida che chiude le quattro giornate di Napoli.
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