Chi non gioca non si diverte. Se non fosse così non sarebbe calcio, ma un altro sport. È contento solo chi gioca. Chi resta fuori non può che avere il muso lungo. È la legge del calcio, e dello sport in generale. La competizione si ha solo con la possibilità di misurarsi con se stessi e gli avversari, e non certo stando a guardare. Nel Napoli di Sarri il concetto è piuttosto marchiato.
TURN OVER “A BRACCIO” – Il turnover scientifico di Benitez, dove tutti avevano qualche minuto ai quali aggrapparsi, è solo un ricordo. Sarri lavora a braccio, e seppur con un metodo sicuramente più “rustico”, i risultati ci sono. Nessuno può fiatare quindi: i titolari del Napoli sono 13, forse 14 giocatori. 11 titolari e poi solo riserve: i “fortunati” ad essere le prime scelte sono pochi: Mertens su tutti, poi Gabbiadini, Valdifiori, David Lopez, Chiriches ed El Kaddouri. Il resto, praticamente non c’è. Tanti giocatori non hanno neppure debuttato in Serie A: oltre i due portieri ci sono Chalobah, Luperto, Henrique, Strinic, Dezi, Zuniga e De Guzman (questi ultimi due fuori rosa). Per qualcuno di questi (Chalobah e Strinic) qualche minuto in Europa League, ma non può bastare. E di quelli che hanno giocato solo Mertens può dirsi di sentirsi “titolare”. Teoricamente, però: lui guida la truppa degli scontenti: è emblematico il caso recente con Insigne. Nervosismo, tensione anche con Sarri per lo scarso impiego e i tanti cambi. Poi tutto rientrato. E ora c’è l’infortunio, che lo terrà fuori per non meno di una settimana, dovrebbe saltare anche l’Inter.
QUANTI A MINUTI ZERO – E che dovrebbe dire Gabbiadini? Al di là dell’infortunio rimediato con la Nazionale, anche lui è in dubbio per l’Inter, viene visto solo come sostituto di Higuain, quindi possibilità di giocare per scelta tecnica praticamente zero. I due attaccanti vorrebbero di più, ma c’è chi sta molto peggio: Valdifiori e Chiriches sono arrivati nel mercato estivo convinti di essere titolari. David Lopez sperava in una rotazione “alla Benitez” e invece è solo un rincalzo. Strinic non gioca ed Henrique il campo non lo ha mai visto. Ma Sarri tira dritto e punta sul gruppo compatto: fa bene, perché oltre a una normale delusione non c’è nessun mal di pancia. Per ora nessuno spinge per andare via. Neanche Mertens o Gabbiadini, che di richieste ne hanno tante. Prossime settimane cruciali: col mercato alle porte la tentazione è dietro l’angolo.
Fonte: calciomercato.com
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