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Napoli, quando il gol è di casa

Un arsenale di nome San Paolo: mitraglie modello Cavani, bombe del tipo Inler, cannoni Hamsik, Pandev, Insigne e Maggio. Tutta roba innocua, per carità, salvo per gli avversari: perché il Napoli ha il terzo attacco del campionato dietro Roma e Juve, ma al San Paolo fa male come nessuno. Sempre a segno, finora è stato così: 28 gol in 11 gare giocate a Fuorigrotta e una media di oltre 2,5 reti a partita; 5 più della Roma che segue a ruota; nove uomini andati a segno, due rigori realizzati e uno sbagliato.

PRIMATISTA – E allora, in attesa che la Corte di giustizia sportiva faccia maggiore chiarezza sulle reali speranze del Napoli di ritrovarsi quanto conquistato sul campo, è l’attacco a tenere alta la tensione. Soprattutto al San Paolo: 28 gol realizzati, dicevamo, un bottino di gran lunga superiore a quello della Juve capolista, che all’Olimpico torinese ha segnato 20 reti; e a quelli della Lazio, a segno 22 volte in casa, e della Roma, la seconda squadra di questa speciale classifica con 23 gol. Napoli primatista, insomma. Specialista del tiro a bersaglio a Fuorigrotta e mai domo. Napoli che viaggia a una media altissima, oltre 2,5 gol a partita considerando le undici esibizioni in casa, e che soprattutto ha sempre fatto centro in casa. Limitandosi a una sola rete soltanto in due occasioni. 
GRANDI NUMERI – Sì, analizzando il dettaglio delle singole giornate, gli azzurri non sono andati oltre un gol esclusivamente con il Chievo, superato per 1-0 grazie ad Hamsik, e con il Torino, in quel rocambolesco pareggio per 1-1 firmato Cavani-Sansone. Poi, a scalare: cinquina al Pescara; poker alla Roma; tris con Parma, Lazio e Palermo; doppio passo con Fiorentina, Udinese, Milan e Bologna (unica sconfitta interna, 3-2). Sette le reti collezionate nelle ultime due partite. 
IL CASTIGAMATTI – Manco a dirlo, il castigamatti ufficiale del San Paolo è il medesimo del campionato: Edinson Cavani, capocannoniere della serie A con 16 gol, nonché miglior marcatore casalingo della squadra con 11 graffi. Il Matador è andato a segno una volta con Parma (su rigore), Torino e Bologna; ha rifilato una doppietta al Pescara (un rigore) e ha addirittura esagerato con Lazio e Roma: triplette per lui. A onor del vero, con i romani di Petkovic avrebbe anche potuto segnare il quarto, se non avesse sbagliato dal dischetto, ma tutto sommato si può accontentare. 
IL BOMBARDIERE – Ci ha preso gusto al San Paolo anche Gokhan Inler, quest’anno vero e proprio bombardiere dalla distanza: quattro i gol realizzati finora in campionato dal centrocampista svizzero – con Milan, Pescara (due) e Palermo -, tutti in casa e tutti da fuori area. Con autentici missili precisi, potentissimi e dalle traiettorie imprendibili. E’ lui, il secondo miglior realizzatore della squadra in casa. 
IL DIFENSORE – A seguire, in questa speciale classifica interna, ci sono poi Hamsik e Insigne con tre gol; due le reti di Maggio e Pandev; una per Dzemaili e Gamberini, finora l’unico difensore azzurro ad aver assaporato la gioia della rete in questo campionato. A completare il quadro, e dunque per raggiungere quota 28, bisogna calcolare l’autogol con la Fiorentina di Borja Valero propiziato da Hamsik. Cifra tonda, otto cannonieri e tanti saluti a tutti. 
CHE ATTACCO – L’attacco del Napoli, insomma, fa paura. Molta paura. E se in casa la media è super, in trasferta è decisamente rispettabile: 12 i gol messi a segno dalla squadra di Mazzarri, con picchi massimi rintracciabili nel tris di Palermo e nel poker di Marassi con il Genoa. Partita nella quale è andato a segno anche Mesto, il nono e ultimo marcatore stagionale del gruppo. A conti fatti, insomma, sono 40 le reti messe insieme finora dal Napoli in campionato (con 4 rigori); una meno della Juve e tre meno della Roma, considerando però il 3-0 a tavolino riconosciuto ai giallorossi in occasione della trasferta di Cagliari. Numeri che la dicono lunga sulla forza degli azzurri; numeri che confermano quanto micidiale sia il reparto offensivo, a prescindere dagli interpreti: dei 40 gol, 28 se li dividono Cavani (16, 4 rigori), Hamsik (6), Insigne (4) e Pandev (2). E ora c’è anche Calaiò, autore finora di 4 gol con il Siena. 
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
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