Passo falso del Napoli rispetto alle precedenti amichevoli, almeno dal punto di vista del risultato. Al San Paolo il Psg vince 1-2 con le reti di Ibrahimovic e Pastore dopo che gli azzurri erano passati in vantaggio con un guizzo di un redivivo Higuain.
I parigini vincono il trofeo Lete, per gli azzurri qualche timore in vista del preliminare Champions del 19 agosto contro l’Athletic Bilbao. Tensione a fine primo tempo per una “bordata” di fischi nei confronti dell’ex Cavani. Lavezzi, invece, è stato applaudito.
Napoli-Psg è una sfida che racchiude passato, presente e futuro. Cavani e Lavezzi che tornano al San Paolo – così come il tecnico Laurent Blanc -, gli azzurri che si preparano ai preliminari di Champions. Benitez in cerca di conferme, soprattutto per quanto riguarda la solidità difensiva e la tenuta del centrocampo.
Il Napoli in maglia bianca comincia bene, essendo corto e attento tra difesa e centrocampo – è qui la vera rivoluzione di quest’anno – potendo contare sulla potenza, la personalità e la tecnica di un gigante in difesa come Koulibaly. Attacco sperimentale, con Insigne, Hamsik e Callejon che fanno molto movimento e zapata che ci mette il cuore ma che a livello tecnico lascia ancora qualche perplessità. Sussulto nei primi minuti, quando una punzione di Lavezzi manda in rete Cavani, ma il Matador è in fuorigioco e tocca con un braccio: rete annullata. Il Napoli tesse bene la sua manovra, considerando anche la più alta stazza tecnica dei parigini. Gli azzurri giocano a viso aperto e vanno più volte vicini alla rete con Duvan e Hamsik. Animi “caldi” dopo che Cavani, in seguito ai fischi, “aizza” gli animi con un gesto che manda su tutte le furie i tifosi azzurri: “bordata” di fischi ancor più forte per il Matador, nervosissimo in campo. Trattamento diametralmente opposto per Lavezzi, osannato. Il primo tempo termina a reti bianche.
Non a caso nella ripresa Cavani esce per far posto a Ibrahimovic. Tantissimi i cambi per Benitez: dentro Higuian, Mertens, Michu, Inler e Ghoulam. Lo svedese del Psg, però, sposta in avanti il baricentro offensivo francese. Il Napoli cerca di riassestarsi come può, ma la fase di studio dura poco. Perché sono proprio le due “stelle” in campo, Higuain e Ibra, ad accendere il match. L’argentino va in rete al termine di una percussione di Insigne. Lo svedese, pochi minuti dopo, pareggia tutto solo in area. Il Napoli ci riprova con Insigne e Mertens. Esce Lavezzi sommeso da una marea di applausi e cori affettuosi: per lui mezzo giro di campo prima degli spogliatoi. Entrano Mesto, Dzemaili ed Henrique: Benitez mischia le carte e dosa le energie. E il Napoli in campo risponde, rendendosi pericoloso soprattutto coi “furetti” Insigne e Mertens. Ma quando meno ce lo si aspetta, complice una difesa immobile – specialmente un lento Britos -, il neo entrato Pastore prende palla, dribbla e scaraventa in rete: 2-1 per il Psg. Finisce così, coi tifosi a essere un po’ preoccupati per prossimo match col Bilbao: lì sbagliare sarà vietato.
fonte: il mattino
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