Per i sei milioni di fan partenopei sparsi per il globo, ci sarà un Mondiale nel Mondiale: quello dei propri calciatori impegnati nelle rispettive nazionali. Ce ne sono ben quattordici (compresi Armero e Andujar), più del doppio di quelli che parteciparono a Italia ’90. Quanti ne hanno Barcellona, Real Madrid e Juventus. Solo il Bayern Monaco e Manchester United ne presenteranno uno in più. Anche questo è il segnale della grandeur raggiunta dal club di De Laurentiis nel giro di pochissimi anni. Una grandeur avvertita soprattutto dai tifosi pronti a seguire con passione le prestazioni dei propri beniamini. Napoli s’appresta a godersi il proprio Mondiale, quello che presenta calciatori azzurri in ben otto rappresentative: dall’Italia, all’Argentina; dalla Colombia, alla Spagna; dalla Svizzera. al Belgio, all’Algeria, al Brasile. Gongola De Laurentiis e più di lui Benitez sempre più convinto di compiere un altro miracolo stile Valencia. I tifosi napoletani calendario alla mano s’accingono a seguire con puntualità ed interesse le prestazioni dei loro idoli. Sono ventiquattro le sfide che vedono impegnati, Insigne con l’Italia, Higuain, Fernandez, Andujar con l’Argentina, Inler, Dzemaili, e Behrami con la Svizzera, Reina ed Albiol con la Spagna, Zuniga ed Armero con la Colombia, Mertens con il Belgio, Henrique con il Brasile, Ghoulam con Algeria. In città, i locali sul lungomare liberato o al Borgo Marinaro, hanno già provveduto a far installare maxischermi all’aperto. Idem a Ischia, Capri e Procida. In costiera sorrentina ed amalfitana, così in Cilento, ogni stabilimento balneare si è attrezzato con una sala video e con posti da prenotare.
Ma ci sono tre cittadine su tutte particolarmente attive nel seguire i mondiali con calore e colore: Frattamaggiore dove è nato e risiede la famiglia di Lorenzo Insigne, l’unico napoletano della spedizione di Prandelli; Torre Annunziata, la città che ha dato i natali a Ciro Immobile e Sorrento dove il bomber appena passato al Borussia Dortmund ha mosso i primi passi. Con l’ufficialità della conferma di Insigne nei ventitré che sono andati in Brasile, sono apparse bandiere tricolori accanto a quelle azzurre su tanti balconi. Su qualcuno di questi c’è anche il vessillo biancoazzurro dell’Argentina a cui il Napoli fornisce ben tre elementi: Gonzalo Higuain, Federico Fernandez e Gonzalo Andujar, quest’ultimo acquistato a gennaio dal Catania e che rientrerà alla base proprio dopo il Mondiale. Il Pipita non vede l’ora di cominciare: «Con l’Argentina giocherò più o meno come nel Napoli: mi piace entrare nel vivo dell’azione. Il campionato italiano, tra l’altro, aiuta a migliorare: tatticamente è più competitivo e i difensori sono più forti. Il Napoli? La prossima stagione vogliamo migliorare. Napoli è una città molto simile al mio Paese, e poi l’amore per Maradona ha reso più semplice il mio adattamento. Il paragone con Messi? Sono epoche distinte, ma è certo che chi li ha visti in campo li ricorderà per tutta la vita. Giocare con Leo è un privilegio». Napoli vuole godersi un Mondiale da protagonista perché non è da tutti esibire quattordici elementi in ben otto nazionali. Pochi club al mondo possono consentirsi questo e mai il Napoli era arrivato a tanto. Si comincia il 13 e la prima fase termina il 26 ma per i tifosi partenopei il Mondiale è già iniziato. Non resta che tenere d’occhio il calendario ed accomodarsi davanti alla tv. Ogni giorno ci sarà un allievo di Benitez in campo ed in certe gare addirittura più di uno in campo e persino uno contro l’altro, come nel caso di Belgio-Algeria il 17 giugno alle ore 18.
Fonte: Corriere dello Sport
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