Napoli, problemi in avanti. Gli attaccanti non segnano da 180′

Dai che due indizi non fanno mica una prova. Certo sono un segnale, la chiameremo spia, che illumina il disagio attuale: ma in fin dei conti sono passati appena l’Inter e l’Udinese dall’abbuffata con la Lazio. Si può fare ancora – manca un gol – il record di reti segnate; ormai non s’arriva più a quota cento: ma sarà mica un problema, i numeri non mentono e qualcosa hanno raccontato. Però, gli amanti delle statistiche, e pure quelli del bioritmo, hanno chiavi di lettura assai personali: questa è la tendenza, direbbero, e val la pena di interpretarla. Il Napoli ha smesso di segnare come sapeva, ha frenato in maniera evidente e può essere stato il caldo o magari lo stress da prestazione prolungata o anche l’attesa per la finale di coppa Italia che ha distratto: sta di fatto che quella cooperativa del gol, che ha mandato in porta tutta la squadra, s’è improvvisamente inceppata, viaggia sotto i propri ritmi, ha segnato appena una rete in centottanta minuti e vabbé che altre ne ha divorate come a Milano (vero Callejon?).