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Saurini: “Siamo arrivati scarichi agli incontri decisivi ma siamo contenti lo stesso”

"Ottima stagione, l'incontro con De Laurentiis il momento più bello della stagione"

“Non mi aspettavo un’annata così” . Giampaolo Saurini analizza la splendida cavalcata di un Napoli Primavera mai così in alto nelle ultime stagioni: «Risultati alla mano penso sia stata una stagione positiva. Siamo arrivati ai livelli più alti del panorama giovanile. Qui non capitava da diverso tempo e questo mi riempie d’orgoglio» . E’ mancata solo la ciliegina sulla torta: «Siamo arrivati agli appuntamenti conclusivi un po’ scarichi dal punto di vista psico-fisico. Sicuramente resta un campionato da incorniciare. Abbiamo affrontato varie competizioni, disputando complessivamente una cinquantina di partite. Probabilmente non ce lo aspettavamo e non eravamo abituati a tali ritmi» , prosegue l’allenatore di Colleferro che aggiunge: «Ci siamo comportati bene in ogni manifestazione fin dall’inizio. In campionato siamo stati in testa per trequarti, totalizzando ben 49 punti e finendo al quarto posto. Al torneo di Viareggio siamo stati eliminati senza perdere neanche una gara, segnando dieci reti e subendone una. In Coppa Italia siamo arrivati in finale trascinando quasi trentamila persone allo stadio “San Paolo”. Ai play-off, invece, contro il Chievo siamo giunti stanchi, senza dire che rispetto alla nostra squadra, tra le più giovani della categoria, i veneti hanno schierato tre fuoriquota classe ’93. Possiamo vantare il migliore cannoniere del girone (Roberto Insigne, ndr)»

IL PUNTO – Considerazioni valide alla base di un progetto sviluppatosi in maniera esponenziale. «Lo ammetto, all’inizio ero molto scettico. Temevo in particolare il cambio d’ambiente. Ovviamente Brescia e Napoli non si possono paragonare in quanto sono realtà diverse. Non è stato tutto facile. Anzi, si può sempre migliorare. Dietro questa crescita non c’è solo il lavoro di Saurini ma di uno staff che ci ha seguito in tutto» . Il ricordo più bello probabilmente l’incontro con Aurelio De Laurentiis nella “serata maledetta”: «Non mi aspettavo di instaurare un rapporto così diretto col presidente. Si è dimostrata una persona di spessore. La nostra chiacchierata subito dopo la finale di Tim Cup mi rimarrà per sempre impressa. Siamo stati a lungo in una stanza e ho avuto modo di apprezzarne le immense qualità morali»

QUELLA NOTTE – La doppia sfida con la Juventus è finita male e probabilmente ha inciso sui giovani azzurri prima e dopo: «Il calo finale è dipeso molto da questo. Ci ha tolto energie preziose che magari avremmo potuto concentrare verso il campionato. Non c’è, però, rammarico o una controprova. Siamo contenti lo stesso. In fondo rispetto allo scorso anno ora in rosa ci sono dieci nazionali, cinque under 19, tre o quattro under 17, per non contare i giovani stranieri di spessore come Novothny e Radosevic. E’ stato compiuto un notevole passo in avanti» . Come sarà la Primavera del futuro? «I ’96 in organico resteranno ancora un’altra stagione. I ’94 sono già pronti per esperienze diverse. In fondo il nostro obiettivo è valorizzare il materiale tecnico a disposizione. Roberto Insigne? Certe dichiarazioni provenienti da altri club fanno enormemente piacere. Non so se andrà a Pescara. Di sicuro è pronto per palcoscenici importanti» . Non è il solo: «Palma, Fornito, Allegra, Nicolao e Celiento saranno quasi sicuramente girati in prestito. Sono maturi per cimentarsi in serie B o Prima Divisione» . E Saurini su qualche panchina finirà? «Per ora preferisco concentrarmi sul presente e a rispettare i miei obblighi contrattuali. La precedenza è al Napoli. Mi siederò ad un tavolo con la dirigenza e discuteremo. Con i giovani mi trovo a mio agio e non è facile gestirli. Pure a Brescia ho valorizzato diversi elementi come ad esempio El Kaddouri» . Se la primavera partenopea oggi è tanto appetibile, qualche merito l’avrà. 

Fonte: Corriere dello Sport

La Redazione

A.S.

 

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