Cinque reti, due doppiette (Mertens e Callejon) e 90 minuti di predominio assoluto: il Napoli europeo c’è, ed è stato pure convincente. Si potrà discutere sul valore dell’avversario, certo, perché il Bruges è stato davvero poca roba. Ma la migliore qualità e la forza incontrastata degli attaccanti ha determinato una differenza netta sul piano del gioco. Ci avrà pensato abbastanza, in questi giorni, sull’opportunità di cambiare qualcosa, Maurizio Sarri. E le scelte fatte, sia sul piano tattico sia sugli uomini, gli hanno dato ragione. L’intransigenza l’ha messa da parte, l’allenatore toscano, per l’esordio europeo. La novità è rappresentata dal modulo: in campo c’è il tridente offensivo, con Callejon, Higuain e Mertens. Una scelta che si dimostra subito indovinata, perché sin dalle prime battute il Napoli s’impone in tutte le zone del campo, favorito anche dalla fragilità del Bruges, avversario per niente irresistibile. Ma i meriti dell’allenatore ci sono tutti, s’è liberato di quell’integralismo che, probabilmente, l’ha penalizzato nelle prime tre gare di campionato, quando ha insistito con il 4-3-1-2, un modulo che riproporrà, sicuramente, per non rinnegare completamente il suo credo tattico. Scelte azzeccate, dunque, che riportano al Napoli del passato.
Fonte: Gazzetta dello Sport
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