Nella banca dati dell’anagrafe di Yaoundé, in Camerun, dove N’Koulou è nato, ci sarà un file tutto per lui, per scrivere per esteso com’è che si chiama davvero. Nicolas Alexis Julio Ndoubena N’Koulou. Cinque nomi. Quasi quanto le zone del campo che può coprire. Nella Kadji Sports Academy, la stessa scuola calcio dove è cresciuto Samuel Eto’o, il ruolo è marginale. L’ultimo dei pensieri. Il pallone è già tutto per chi Forte fisicamente, ci sa fare con entrambi i piedi, ottima tecnica. «Quando ero bambino ho imparato a giocare con palle di pezza o di giornale»come N’Koulou
s’è fatto grande giocando per strada. «Tiravo palle fatte di pezze, giornali arrotolati. E’ così che ho imparato e ho affinato la tecnica» .
Buona, per un difensore. N’Koulou gioca con tutt’e due i piedi. Sui suoi profili statistici si legge che è destro. Poi però lo guardi con attenzione e t’accorgi che anche col mancino è padrone. Nei quattro dietro è uno dei due centrali. L’esterno l’ha fatto qualche volta, in emergenza. Il mediano, spesso. Soprattutto quand’era ragazzo al Monaco. E la rivista “don balon” l’aveva inserito tra i primi cento talenti mondiali.
Nicolas N’Koulou, insomma: abbreviato. Come l’ha scritto il Napoli nella sua di banca dati. E’ lì che è annotato da mesi, da quando anche Rafa Benitez lo seguiva per il suo Chelsea. La qualità è evidentemente riconoscibile. La fisicità anche: centottanta centimetri e pure sembra ancora più grosso. Forse per quei muscoli che nell’uno contro uno ne fanno un muro. E’ svelto di gambe. Forte di testa, svolazza con le sue treccine. E’ un pilastro del Marsiglia. Vincent Labrune, monsieur le president dell’OM, quest’estate ha tenuto duro. C’ha provato l’Arsenal a prenderlo. Ha insistito il Napoli. E un pensierino l’aveva fatto anche il Milan. Niente per nessuno. Labrune ha detto, a malincuore, no a tutti. Però poi ha ammesso che la tentazione di vendere l’ha Difensore del Marsiglia, per prenderlo servono circa 10 milioni. E’ cresciuto nella Kadji Sports Academy la stessa scuola calcio di Eto’oavuta, e quasi stava
cedendo. «Ho rifiutato un’offerta importante del Napoli. Nicolas in fondo non mi ha mai chiesto con decisione di voler lasciare il nostro club. Eravamo in Champions, ed era giusto mantenere i migliori, avere una squadra competitiva. Anche il Monaco s’era fatto avanti. Ho rinunciato a molti soldi. Comunque, se Benitez fosse rimasto al Chelsea, penso che oggi N’Koulou sarebbe in Premier» .
,Cambiano le storie, si aggiornano. Come le trattative. E allora riecco il Napoli. Convinto. Pure se non è certo N’Koulou l’unico nome per la difesa. Il discorso è ricominciato là da dove s’era interrotto i primi di agosto. La doppia sfida di Champions ha confermato i giudizi. Pagelle entrambe positive. Soprattutto al San Paolo. Reattivo, grande esplosività. Qualche distrazione, che però ci può stare. N’Koulou il migliore dei suoi. Forse da prendere. Di sicuro trattare. Il passaporto da extracomunitario non è più un intoppo come qualche mese fa: lo slot azzurro è libero. E non ci sono altri extracomunitari per la testa. Anche sul prezzo, adesso, si può trovare un’intesa. L’Om è fuori dall’Europa, e in Ligue 1 non sembra avere il passo delle migliori. Qualche gioiello può essere sacrificato. Nicolas N’Koulou è quello che ha più mercato. Il contratto scade nel 2015. Che non è vicinissimo, eppure è già da bivio: o rinnova o va via, il mercato ha le sue regole. Il valore s’è progressivamente impennato negli anni. l’OM lo riscattò dal Monaco per 3,5 milioni, oggi ne vale il triplo. Più di dieci sicuro. Però da scontare. L’idea c’è, la trattativa può decollare.
Fonte: Corriere dello Sport
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