Per Paolo Cannavaro domani pomeriggio sarà il derby della vita: sei anni di Parma, con una breve parentesi a Verona, ne hanno consolidato la continuità nella massima serie e gli hanno consentito di coronare il sogno della propria esistenza: indossare la casacca del Napoli. Infatti, nel 2006, Pier Paolo Marino pensò che quel giovanotto, conosciuto come il fratello del più famoso Fabio, sarebbe potuto essere il leader del Napoli del futuro. Una scommessa vinta quella dell’ex direttore generale, perché Paolo oggi è una delle più belle realtà del collettivo di Walter Mazzarri. Una carriera, dunque, che ha avuto soltanto due momenti: Parma e Napoli, le squadre che si ritroveranno domenica al San Paolo, dopo la pausa per l’impegno della Nazionale. Da sette stagioni, Cannavaro è uno degli inamovibili, l’unico reduce del campionato di serie B vinto con Juventus e Genoa. La sua storia personale, poi, racconta di una conquista con la maglia del Napoli, quella Coppa Italia che ha alzato al cielo in una notte di maggio, nel delirio assoluto di un’intera città. E quell’immagine resterà per sempre, lui con la fascia di capitano e con la coppa in primo piano, roba che nemmeno a Fabio, Pallone d’oro 2006, è mai riuscita in carriera col Napoli. Rispetto al fratello, però, gli resterà dentro la delusione per non aver avuto l’opportunità di vestire la maglia azzurra della Nazionale, nonostante una convocazione decisa da Roberto Donadoni quando era commissario tecnico, nel 2007, per un’amichevole contro il Sudafrica.
GLI ALTRI PROTAGONISTI. E mentre Cannavaro si preparerà a sfidare anche le emozioni, Edinson Cavani si riscopre stakanovista: come fece, del resto, anche a Pechino: dopo aver partecipato alle Olimpiadi in Inghilterra, si riaggregò subito ai compagni di squadra per guidarli nella partita contro la Juve, in cui mise a segno anche un gol: nessun giorno di vacanza, ad eccezione di una settimana dopo la Cina, nella quale l’uruguaiano è rimasto in Campania. Lui che ha un fisico al di sopra della norma, vive e lavora da grande professionista. E contro il Parma il Napoli ricomincerà da lui, ancora una volta. Infine, un altro ex della partita l’italobrasiliano Amauri. Per lui esordio in Serie A con il Napoli il 14 aprile 2001, con sei presenze ed un gol con la maglia azzurra. Dovrebbe invece andare in panchina Valon Behrami. Nessun giocatore ha effettuato più contrasti di Valon Behrami fin’ora in Serie A. Sono ben 14: nessuno come lui. Però domani al suo posto dovrebbe giocare Dzemaili.
Fonte: Il Roma
La Redazione
M.V.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro