Il Napoli batte il Parma 2-1 e conquista la seconda vittoria consecutiva dopo quella con il Bologna. Decisive le reti di Romelu Lukaku e Zambo Anguissa dopo il vantaggio iniziale segnato da Bonny su calcio di rigore. Le pagelle di IamNaples.it.
Meret 7: Può fare poco sui due pali colpiti dal Parma, commette il fallo da rigore poi realizzato ottimamente da Bonny. Ma si distingue soprattutto per la parata nel finale su Almqvist che regala i tre punti al Napoli.
Di Lorenzo 6,5: Partita di grande intensità, fa quello che dice Conte offrendo giocate di qualità in avanti, contribuendo alla manovra offensiva. In difesa, come tutti i suoi compagni, va in difficoltà se lasciato scoperto.
Rrahmani 6: Nel primo tempo si perde Bonny in qualche occasione di troppo, tant’è vero che nascono spesso situazioni pericolose per il Parma. Nella ripresa, invece, va più volte in anticipo e chiude in crescendo.
Buongiorno 6,5: Nell’azione del rigore è sfortunato, ma offre una prestazione di qualità difensiva eccelsa compiendo interventi importanti. Si sgancia in avanti per proporsi in zona offensiva. Va vicino al gol colpendo la traversa.
Mazzocchi 5,5: Il suo colpo di testa è un’occasione interessante nel primo tempo. Corre tanto, ma allo stesso tempo non riesce a dare qualità alla manovra. Tanti cross in mezzo, innesca Neres in occasione dell’espulsione di Suzuki. Dal 78′ Simeone 6: Fa la guerra con i difensori avversari sostenendo Lukaku, quasi si guadagna un rigore che non c’era.
Anguissa 7: Quando un gol ti cambia la partita. Nel primo tempo va in confusione, viene preso in mezzo e non ha il passo per star dietro ai velocisti del Parma. Quando deve fraseggiare la qualità si alza, trascina il Napoli alla vittoria e fa esplodere il Maradona con il gol di testa.
Lobotka 6,5: Troppo in difficoltà quando deve coprire tanto campo e infatti il Parma passa più volte centralmente. In fase offensiva ha visione e offrire spunti interessanti.
Olivera 5: Un passo indietro rispetto alla prestazione con il Bologna dov’era stato uno dei migliori. Oggi male in fase difensiva e quando deve accompagnare Kvara. Serve di più. Dall’intervallo Spinazzola 6: L’entrata è interessante, si propone e in alcuni casi va sul fondo, offre a Lukaku l’assist del pari.
Politano 6: Si propone tantissimo e si sacrifica altrettanto, non viene servito con qualità e deve destreggiarsi come può nel traffico. Qualche sinistro insidioso, arriva poco lucido al momento del tiro. Dal 69′ Neres 7: Crea confusione nella difesa di un Parma col fiatone e con un uomo in meno, magari a volte può sbagliare delle scelte, ma ha classe e mette un bel cross per Anguissa in occasione del gol.
Kvaratskhelia 6,5: Quando il Napoli fa male lui è l’unico a offrire giocate di alto livello e creare i presupposti per segnare. Svaria per tutto il campo, prova a mettersi la squadra sulle spalle. Si appoggia molto a Lukaku quando entra.
Raspadori 5: Non ripaga la fiducia di Conte, il Napoli attacca anche in modo da non esaltare le sue caratteristiche con i tanti cross. Sbaglia dei movimenti, delle scelte e non è concreto sotto porta, serve un gol per sbloccarsi. Dal 62′ Lukaku 7,5: Offre una pericolosità che il Napoli attendeva da tempo, non solo cambia volto alla squadra, ma tiene impegnati almeno due difensori avversari. L’atteggiamento è quello di un leader, il gol è un po’ fortunoso – che non guasta mai – vista la mancanza di un portiere di ruolo.
Conte 6,5: L’undici titolare è lo stesso della scorsa settimana e non può fare altrimenti. La fatica fatta del primo tempo, però, non ha fatto perdere la testa al Napoli nella ripresa. Bastava poco per perdere la bussola e invece la squadra è rimasta in partita. I cambi hanno funzionato e sono arrivati tutti al momento giusto. Lukaku mandato in campo per la mezz’ora decisiva, Simeone per il forcing finale, Spinazzola per sostituire Olivera in difficoltà e Neres ancora decisivo. Ci sono, tuttavia, dei dubbi sul modo di giocare. Troppe volte il suo Napoli in queste prime tre partite è andato in difficoltà centralmente, col centrocampo praticamente tagliato da uno massimo due passaggi, con Anguissa e Lobotka ancora più in difficoltà quando devono coprire troppo campo. Ci sarà da lavorare su quest’aspetto e chissà che non decida di schierarsi con la difesa a quattro e il centrocampo a tre. La sosta per assestarsi arriva al momento giusto
Nico Bastone
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