Cerca
Close this search box.

Pandev ha le chiavi della vittoria

Il macedone vuole confermare di essere un incubo per l'undici di Conte

La sua notte. Sì, in tanti, compagni compresi, Mazzarri in testa, sperano vivamente che Napoli-Juve possa essere la partita di Goran Pandev. Il re macedone, l’uomo degli scudetti e delle coppe, l’esperienza e la classe, la fantasia e il genio sregolato e sopraffino al potere. Un potere che, da agosto, il mancino dell’Est ha imposto soltanto a tratti, condizionato innanzitutto da un problema a una caviglia. Sprazzi e lampi di classe pura equivalsi a notevoli, innegabili salti di qualità della squadra intera: con lui, con lui al meglio e ispirato, la musica diventa sinfonia e l’attacco micidiale. E dire altrimenti, dire che finora sia stato regolarmente all’altezza della sua classe, equivarrebbe a fargli un torto. Non è stato sempre così, certo, ma notti come quella del San Paolo, con la Juve, possono cambiare la vita in un attimo. In un clic. Un colpo di genio e via. Le chiavi sono nelle sue mani, nelle mani di Pandev: consegnate da Mazzarri e dai compagni. Non resta che aprire la porta. 

LA RIUNIONE – E allora, la delicata preparazione di una partita fondamentale per la maratona scudetto e per i sogni di un mondo chiamato Napoli. Non soltanto una squadra o un club, bensì una comunità tutta azzurra di sei milioni di persone: domani, ogni membro del popolo penderà dalle labbra (e dai piedi) dei giocatori, degli eletti a partecipare alla partita delle partite. Non è un caso, dunque, che Mazzarri stia curando ogni singolo aspetto della questione senza lasciare neanche una parentesi al caso. Non è un caso che gradualmente stia parlando con tutti, fitto fitto e anche lungo: lo ha fatto con Maggio, lo ha fatto con gli attaccanti, proprio ieri, in occasione del penultimo allenamento prima della vigilia vera e propria. Pandev-Hamsik-Cavani, tutti e tre faccia a faccia con lui, l’allenatore-gestore di atleti e uomini, l’artefice di una squadra gradualmente trasformata in una creatura da film. 
IL DUELLO – Per l’Oscar, però, manca ancora qualcosa. Manca la consacrazione definitiva che passa essenzialmente dalla gestione (leggasi: vittoria) di partite come quella con la Juve. Una squadra che Lorenzo Insigne sogna di sfidare e di battere sin da quando era un bambino: lui lavora, corre, si destreggia come sempre con talento ed estremo sacrificio in allenamento, e nel frattempo spera in cuor suo di giocare. Meglio ancora se dall’inizio, dal primo minuto, come a Udine. Questa volta, però, il ballottaggio, il duello amichevole, vede Pandev in vantaggio. Lo vede favorito, sì, perché è da lui, soprattutto da lui che Mazzarri spera di ottenere quel quid, quel qualcosa in più per il salto di qualità contro i campioni d’Italia. Contro gente di esperienza e mestiere. Di testa e carattere duri. 
IL TALISMANO – Le partite con la Juve, tra l’altro, hanno finora raccontato anche una certa sintonia con l’uomo Pandev: due gol al San Paolo nella partita d’andata del campionato precedente, i primi realizzati dall’attaccante macedone in azzurro, catapultato a sorpresa in campo alla luce dell’improvviso forfait di Cavani. E ancora: a Roma, in occasione della finale di Coppa Italia all’Olimpico, fu proprio Pandev a lanciare e rifinire il contropiede che permise ad Hamsik di realizzare il 2-0 definitivo; e a Pechino, in Supercoppa, delizioso a dire poco fu il tocco di sinistro a beffare Buffon. Talismano bianconero? Forse soltanto un avversario che, per blasone e valore, esalta naturalmente il talento e la voglia di gente come lui. 
IL GOL SMARRITO – Cercasi conferma piuttosto disperatamente, allora, soprattutto perché, in campionato, re Goran non indossa la corona del gol sin dalla partita con l’Udinese del 7 ottobre 2012. Dall’epoca, da cinque mesi a questa parte, mai più a segno in Italia, con l’unico acuto concesso in Macedonia il 6 febbraio, con la Nazionale, contro la Danimarca. La rotta va invertita. E la notte giusta è davvero dietro l’angolo. 
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.

 

 

Sartoria Italiana
Vesux

I Am Naples Testata Giornalistica - aut. Tribunale di Napoli n. 33 del 30/03/2011 Editore: Francesco Cortese - Andrea Bozzo Direttore responsabile: Ciro Troise © 2021 IamNaples
Salvo accordi scritti, la collaborazione con questo blog è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. In nessun caso si garantisce la restituzione dei materiali inviati. Del contenuto degli articoli e degli annunci pubblicitari sono legalmente responsabili i singoli autori. - Tutti i diritti riservati Vietata la riproduzione parziale o totale dei contenuti di questo portale Tutti i contenuti di IamNaples possono essere utilizzati a patto di citare sempre IamNaples.it come fonte ed inserire un link o un collegamento visibile a www.iamnaples.it oppure al link dell'articolo.