Con un orecchio alle magie di Lorenzo il Magnifico, from Pescara, governato e plasmato secondo Sua Offensività Zeman, e con un occhio al tempo ballerino, stasera si va verso un altro matchpoint valido per il terzo posto.
Restano ancora due giornate, perché tra stasera e domani si disputerà la 35° esima giornata.
Il Siena giocherà contro la Lazio: magari Calaiò farà uno scherzetto a mister Reja, favorendo l’avanzata di noi azzurri, prescindendo dal risultato di stasera; e considerando che Reja, sebbene uomo algido e paziente, dovrà far fronte ad una Lazio nervosa, che ha paura di perdere le vette della Serie A dopo un buon campionato, quella nella città del Palio sarà partita combattuta, soprattutto perché i bianconeri non vogliono restare invischiati nella lotta per la salvezza.
La Roma, che già sembra provvedere alle voci dei nuovi allenatori che vogliono prendere il posto di un poco italiano Luis Enrique – spagnolo, terra di velocità e di spettacolo (e di difese bucate) che poco si adatta alle esigenze tattiche e quasi scacchistiche del calcio italiano – sarà ospite del Chievo, bestia nera del Napoli: la truppa gialloblù di mister Di Carlo, che è abbastanza distante dallo spettro della Serie B, ma non ancora nella fascia della tranquillità, dovrà dar testa ai giallorossi di capitan Totti che vorranno riscattare un’annata strana cercando di strappare alle concorrenti un accesso ai preliminari della Champions.
Derby bianconero tra Udinese e Cesena: Guidolin dirà ai suoi di credere per vincere, credere per arrivare laddove sono arrivati già l’anno scorso, per poi essere eliminati dall’Arsenal di Wenger; di credere per riprovarci, insomma. E i ragazzi di Arrigoni? Dovranno vender cara la pelle, in casa propria: la matematica è la nemica numero uno dei romagnoli, che sono a 22 punti, maglia nera, a 6 punti dal Novara. Se domani Arrigoni non porterà i tre punti, e Tesser allunga, forse il Cesena saluterà la Serie A.
La volata Champions, per il momento, parla napoletano: la classifica avulsa, cioè quella che considera altri parametri oltre ai classici punti in graduatoria, ci avvantaggia sulle concorrenti; nonostante i 55 punti condivisi da quattro squadre, è la squadra del Napoli ad essere effettivamente terza. Posto in classifica da privilegiati, da prima classe, che nel derby delle Due Sicilie di stasera si dovrebbe suggellare.
Mutti, ex allenatore del Napoli in quella stagione disastrosa del 97/98, cercherà di convincere il mangia-allenatori Zamparini a dargli il Palermo già dall’inizio della stagione prossima, confidando in una buona prestazione dei suoi: da non dimenticare le parole di capitan Miccoli che dichiarava, sabato, una squadra stanca, dato che ha iniziato i preliminari di Europa League già a luglio. Le partite serali con i rosanero hanno portato bene al Napoli: quattro anni fa’ vincemmo con un gol di Hamsik, quando Marino dichiarò che Pampa Sosa sarebbe andato via da Napoli, e più recentemente vincemmo con un gol allo scadere di Maggio, in un fulmineo contropiede.
Di fulmineo, stasera, dev’esserci l’allungo sulle concorrenti: Roma, Udinese e Lazio dovranno vederci alzando gli occhi; è il Napoli a meritare la Champions!
Michele Bellame
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