Dal 2009 in poi ha portato punti preziosi, successi impensati e gioie pazzesche
Ottobre, tempo di vendemmia. Vendemmia di punti e risultati, nella vigna verde di Walter Mazzarri. Un mese che porta bene all’allenatore, abituato a raccolti rigogliosi già in avvio di campionato.
HA COMINCIATO – Proprio in ottobre, due stagioni fa, infatti, mise mano a un Napoli che con Donadoni viaggiava con una media da retrocessione: sette punti in sette gare. Inevitabile l’addio all’ex ct della nazionale dopo la sconfitta (2-1) all’Olimpico contro i giallorossi. Squadra a Mazzarri, dunque, e il cambiamento fu immediato. Stupefacente addirittura.
LA RINASCITA: 2009 – Quel Napoli depresso ritrovò all’improvviso un’anima e la voglia di successo. Punti e gol a raffica. Ottava, nona, decima e undicesima giornata: dal 18 al 31 ottobre quattro partite e questo bilancio: tre vittorie e un pareggio. Cioé: dieci punti su dodici, otto gol fatti e sei subìti e una singolarità che fece subito gridare alla ‘zona Mazzarri’: tutti quegli otto il Napoli li mise a segno nei secondi tempi, negli ultimi minuti: cinque negli ultimi dieci e tre di questi cinque addirittura nei minuti di recupero.
Il Napoli riuscì a vincere fuori con la Fiorentina e anche con la Juve. Un capolavoro di partita e di emozioni quella partita con i bianconeri avanti di due gol e poi raggiunti e superati da un centro di Datolo e una doppietta di Marek Hamsik. Una sorta di primo trionfo di Mazzarri neo-napoletano. Ma anche la consacrazione del repentino cambiamento d’una squadra finalmente di forza e di carattere. La forza e il carattere del proprio allenatore. Qualità che giusto prima del successo con la Juve avevano permesso agli azzurri di recuperare un fantastico pari con il Milan che al 45′ del secondo tempo era in vantaggio di due gol. Poi, in due minuti, 46′ e 48′, in pienissimo recupero, gli incredibili e impensabili gol di Cigarini e Denis in un San Paolo in delirio di passione.
SI SOFFRE E SI VINCE: IL 2010 – Ancora ottobre. Ma giusto un anno dopo. Stagione 2010/2011. Qualche sofferenza in più, probabilmente anche per colpa dell’impegno in Europa, ma niente male neppure questa volta. Ancora quattro partite dal 3 al 31 ottobre, più uno 0-0 in casa contro il Liverpool. In campionato, invece, il Napoli raccoglie sette punti su dodici, figli di due vittorie ed un pareggio. E anche d’un dolore: sconfitta in casa (1-2) con il Milan. E anche stavolta decisiva è la ‘zona Mazzarri’. Perché dei cinque gol fatti ( tre i subiti) ben quattro sono messi a segno ancora nel secondo tempo. A conferma d’un Napoli che non s’arrende mai, che sino alla fine cerca il punto e la vittoria.
PARTENZA AD ALTO RITMO: IL 2011 -Stagione 2011- 2012. Pure quest’ottobre è cominciato alla grande con Mazzarri, capace di sfatare un tabù che vedeva il Napoli incapace di vincere a San Siro contro l’Inter da quasi vent’anni. Invece, stavolta, un tre a zero che non ammette repliche e che rilancia l’idea, la speranza d’un nuovo, felice ottobre azzurro. Di qui a fine mese, infatti, il Napoli dovrà vedersela con Parma e Udinese in casa e con Cagliari e Catania fuori, con l’aggiunta del Bayern di Monaco al San Paolo per il terzo match di Champions. L’obiettivo azzurro? Migliorarsi. Ovvero tra campionato e Champions League altre due grandi notti e sarà di nuovo pienone.
Fonte: Corriere delo Sport
La Redazione
M.V.
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