Si complica il cammino del Napoli, si fa più facile quello dell’Inter. Serata dai due volti per le italiane in Champions, con la squadra di Mazzarri che perde in casa del Bayern e, vista la contemporanea vittoria del City in casa del Villarreal, scivola al terzo posto in classifica nel gruppo A: ora agli azzurri serve un’impresa (devono battere il City al San Paolo e poi giocarsi tutto all’ultima giornata al Madrigal con la squadra di Mancini che sfiderà i tedeschi) per sperare ancora nel passaggio del turno. La nota lieta della serata è Federico Fernandez, al suo debutto da titolare in Champions ha segnato una doppietta di testa che ha messo i brividi a Ribery e compagni. Davanti agli ottomila tifosi arrivati all’Allianz Arena, Mazzarri sa che la serata sarà lunga e molto, molto difficile. Con Fernandez centrale di difesa al posto dello squalificato Cannavaro, il tecnico disegna un 4-4-1-1 con Lavezzi unica punta, Hamsik a sostegno e Cavani esterno di sinistra a centrocampo. L’approccio è buono, disinvolto, spigliato: il Pocho con la sua velocità tiene in apprensione Neuer, prima con un destro a lato poi con un servizio non preciso per Hamsik. Il Bayern di Heynckes sembra in difficoltà, ma ci mette poco a salire in cattedra: è Mario Gomez, con un terribile uno-due in sei minuti, a ribaltare la storia della partita. Prima si gira in area, salta Campagnaro e insacca alle spalle di De Sanctis, poi approfitta di un preciso cross di Schweinsteiger per segnare in spaccata il suo secondo gol della serata. Il doppio colpo subito è difficile da mandare giù per il Napoli, che perde fiducia e non riesce più a trovare spunti. Mazzarri si dispera in panchina, si toglie la giacca e prova a scuotere i suoi: Gomez è scatenato e, dopo aver fallito di un soffio il terzo gol, non manca all’appuntamento su assist di Ribery mentre il Napoli è in dieci (Aronica ko fuori dal campo): 3-0. Sembra finita per il Napoli, entra Dossena con Zuniga che trasloca a destra, ma a riaccendere gli azzurri ci pensa il primo gol in azzurro dell’argentino Fernandez su punizione di Lavezzi. Serve un miracolo per riaprire la partita, ma è dura anche se il Bayern perde a inizio ripresa Schweinsteiger per un infortunio alla spalla (al suo posto Tymoshchuk). Gioca in tranquillità la squadra di Heynckes, gestisce il possesso palla, non concede nulla dietro e accelera quando il Napoli si sbilancia. Fa fatica la squadra di Mazzarri a trovare spazi, ancora di meno quando resta in 10 per l’espulsione di Zuniga a venti minuti dal termine (per il colombiano due gialli in pochi secondi per due falli su Ribery). Nel finale resta in 10 anche il Bayern per l’espulsione di Bastuber (già ammonito, trattiene Cavani) e il Napoli trova il gol che infiamma gli ultimi minuti: a segnarlo è Fernandez, ancora di testa, coronando la sua ottima prestazione. Mazzarri gioca anche la carta Pandev, ma non c’è niente da fare. Vince il Bayern, il Napoli esce a testa alta dall’Allianz Arena ma ora per passare dovrà fare un’impresa.
Fonte: Corriere dello Sport.it
La Redazione
M.V.
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