NAPOLI. Il tesoro di De Laurentiis come quello di San Gennaro. Il paragone sembra un po’ blasfemo, ma oggi, dopo una stagione disputata ad altissimi livelli, il Napoli non ha prezzo. I gioielli del produttore cinematografico, già bravi di per sè, sono diventati molto costosi in questo finale di campionato. Le ottime prestazioni della squadra di Mazzarri, infatti, hanno evidenziato le qualità dei top che, partita dopo partita, si sono inseriti nel giro dei grandi della pedata. Va detto che gente come Hamsik e Lavezzi avevano già un ottimo costo rispetto al loro acquisto ma, tra Europa League e corsa scudetto, sono cresciuti ancora di più permettendo alla società azzurra di vantare dei campioni molto affermati. Discorso a parte per Cavani che, a suon di gol, attualmente è ai livelli di Messi e Cristiano Ronaldo.
I BIG. La politica di De Laurentiis che investe sui giovani di belle speranze sta portando i frutti sperati. Certo, sarebbe bello poter vantare dei campioni cresciuti nel vivaio, ma il club azzurro è rinato solo nel 2004 e non ci sono stati i presupposti per poter scovare talenti in erba. Ultimamente, però, con la squadra di scouting in giro per il mondo qualcosa si sta muovendo. Facendo un attimo i conti, il presidente ha sborsato complessivamente 53 milioni di euro per gente come Hamsik, Lavezzi, Cavani, Maggio, Campagnaro, Gargano e Zuniga. Oggi, se volesse venderli, escluse le spese di costo, si metterebbe in tasca cento milioni puliti puliti. Pagare 5,5 milioni uno come Marekiaro non è cosa da poco. Era un talento già a sedici anni e le esperienze partenopee l’hanno fatto maturare ancora di più. Al punto di mettersi in evidenza con la sua Slovacchia ai mondiali sudafricani. Oggi, se qualche sceicco decidesse di fare un’offerta seria al Napoli, dovrebbe mettere sul piatto della bilancia 30 milioni di euro. Stessa cifra servirebbe per l’acquisto di Ezequiel Lavezzi. Il Pocho sbarcò in azzurro per cinque milioni. All’inizio sembravano tanti poiché in ritiro sembrava un “paccotto”. Dopo la tripletta al Pisa in Coppa Italia, però, le cose cominciarono a cambiare. Che dire del Matador. De Laurentiis ha dato a Zamparini solo un milione per portarselo a Castelvolturno, il resto dei diciassette li pagherà a fine stagione. Briciole rispetto ai cinquanta che ci vogliono adesso per strapparglielo. Addirittura dall’Inghilterra hanno fatto sapere che il Tottenham sarebbe disposto al pagamento di ottanta milioni di sterline (90 milioni di euro) per accaparrarselo.
GLI ALTRI. Per questioni contrattuali ma anche di età, non tutti i calciatori partenopei hanno un valore importante. Stanno contribuendo come tutti gli altri in questo campionato ma in fase di calciomercato non farebbero la differenza. Pazienza, per esempio, è in scadenza di contratto e siccome non gli è stato ancora rinnovato, resta fuori dal giro. Paolo Cannavaro potrebbe tranquillamente giocare in una big ma ha già 29anni. Il capitano, poi, ha firmato a vita con il Napoli e di conseguenza non viene tirato in ballo. Discorso a parte per De Sanctis. Con qualche “primavera” in meno il portiere sarebbe più caro di Buffon e Julio Cesar per ciò che sta facendo vedere. La sua carta d’identità, però, dice che ha 34 anni. Santacroce è un giovane di belle speranze ma ha giocato pochissimo e quindi nessuno farebbe follie per averlo. Molto probabilmente, se avesse avuto più continuità, rientrerebbe tranquillamente nella lista dei più richiesti.
Fonte: Il Roma
La Redazione
S.D.
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