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Napoli – Milan, lo show dei record: partite pirotecniche dai finali mai scontati

Dal 2008 al 2012, gol e spettacolo al San Paolo contro i rossoneri

3- 1 L’11 maggio 2008
Fu la prima stagione nella massima serie del Napoli di De Laurentiis. La matricola Napoli, guidata da Edy Reja, al cospetto del blasonato Milan, pilotato da Carlo Ancelotti. Si rinnovava lo storico duello tra le due squadra a distanza di anni. E stavolta i partenopei partivano sfavoriti dal pronostico. Tra l’altro il Milan, quarto in classifica, inseguiva un posto per l’accesso nelle Coppe. In quell’occasione Clarence Seedorf era in campo. Ma fu il pomeriggio di Marek Hamsik. Lo slovacco poco dopo la mezz’ora lasciò tutti sul posto, producendosi in una galoppata straordinaria da una metà campo all’altro, trafiggendo l’esterrefatto Kalac. Il vantaggio galvanizzò il Napoli. Nella ripresa raddoppiò Domizzi su rigore poi a tempo quasi scaduto Garics portò i suoi sul 3 a 1. Solo nei minuti di recupero Seedorf salvò l’onore. Sugli spalti, cinquantacinquemila e ottocentosettantaquattro spettatori.

2-2 Il 22 ottobre 2009
Fu la gara che fece tremare le mura dei palazzi adiacenti lo stadio. Una delle partite più entusiasmanti dell’era De Laurentiis. E la terza con Mazzarri in panchina. Il gol di Denis a tempo scaduto, quando ormai il Milan era già sicuro di aver afferrato la vittoria con le reti iniziali di Pippo Inzaghi e Pato (3’pt e 5 pt), scatenò il tripudio sugli spalti del San Paolo. Una sfida che è rimasta scolpita nella mente dei 55mila che assistettero a quella incredibile rimonta. I due gol del Napoli scaturirono entrambi a tempo scaduto. Formidabile la fucilata dalla distanza di Cigarini al 45’st, altrettanto pregevole la deviazione aerea di German Denis al 47’st. Anche in quella gara, Clarence Seedorf era in campo nel Milan allenato da Leonardo.

1-2 Il 25 ottobre 2010
L’unica volta che i rossoneri hanno espugnato il San Paolo durante l’era De Laurentiis. E fu una sconfitta così amara che lasciò il segno per un bel po’, accendendo non poche polemiche intorno all’arbitraggio di Rizzoli. A fine primo tempo, infatti, con il Milan avanti di un gol realizzato da Robinho, il direttore di gara bolognese decise di ammonire per una seconda volta Pazienza per un tocco di mano involontario a centrocampo condizionando così l’andamento della gara. Eppure quel Napoli, trascinato da un Lavezzi superispirato e da Cavani, ebbe la forza di reagire al raddoppio di Ibrahimovic, di accorciare le distanze e mancò poco che arrivasse anche il pari. In panchina al Milan c’era Allegri ed anche quella volta gli spettatori superarono ampiamente i cinquantamila

3-1 Il 18 settembre 2010
La sfida del Cavani-show. Tripletta del Matador alla seconda giornata di campionato. Una notte di alto spettacolo calcistico. Il Milan si era illuso con il vantaggio di Aquilani. Ma quel gol aveva scatenato la rabbia di un Napoli formato Champions, quello che quattro giorni prima aveva imbavagliato i mostri sacri del Manchester City nel proprio stadio, e la rimonta ebbe inizio tre minuti dopo, completata dal raddoppio di Cavani a fine primo tempo ed infine il colpo di grazia con il terzo gol realizzato dall’uruguagio al portiere Abbiati. Eccellente anche le prestazioni di Lavezzi, Gargano e di tutti gli altri. Il Napoli diede una prova di compattezza e soprattutto di grande determinazione nel voler far sua la partita. Non si scompose neanche un attimo dopo la rete di Aquilani servito da Cassano e cominciò ad aggredire l’avversario senza dargli respiro.

2-2 il 22 novembre 2012
Altra sfida ricca di gol ed altro pareggio. Ma stavolta con una dinamica nettamente diversa. Anche allora era di sabato sera ed anche allora (17 novembre) le posizioni in classifica erano più o meno come oggi: Napoli, terzo in classifica e Milan relegato molto più giù. I partenopei passarono in vantaggio con una bordata di Inler, poi fu Insigne a raddoppiare alla mezz’ora. Ma in finale di tempo, uno scatenato El Shaarawy, profittando della libertà concessagli da difensori e centrocampisti del Napoli accorciò le distanze. E nella ripresa ancora lui con una parabola delle sue trafisse De Sanctis fissando il punteggio sul 2 a 2 e togliendo ai partenopei la possibilità di agguantare l’Inter al secondo posto. Cinquantaduemilacinquecento spettatori anche allora. E quattro giorni dopo, il Napoli andava a vincere sul campo dell’Aik Solna in Europa League con reti di Dzemaili e del solito Cavani

Fonte: Corriere dello Sport

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