Non sarà solo una questione di calciomercato: il nuovo Napoli dovrà avere sfrontatezza e senso d’appartenenza
Il nuovo Napoli dovrà fare a meno di David Ospina, Lorenzo Insigne e forse anche di Dries Mertens. Tre perdite importanti non solo dal punto di vista tecnico, ma di peso specifico all’interno dello spogliatoio e di leadership. Aurelio De Laurentiis ha deciso di tornare al passato, nel senso che vuole affidarsi a giocatori under 25 che possono dare sostenibilità al club e, magari, fruttare qualche plusvalenza importante. E’ il caso di Khvicha Kvaratskhelia, che ha fatto impazzire tifosi e addetti ai lavori che lo hanno ammirato con la maglia della Georgia.
In misura minore anche Mathias Olivera, che si giocherà il posto con Mario Rui. Entrambi hanno dimostrato una qualità che negli ultimi anni è mancata a quasi tutti gli elementi della rosa del Napoli: la sfrontatezza. Non è presunzione, ma è la consapevolezza di non giocare per la squadra più forte, ma di lavorare per poterla battere. E di potercela fare.
Il peggior avversario del Napoli è la paura
Maurizio Sarri, poco prima di Manchester City-Napoli, in conferenza stampa disse: “Vorrei che i miei giocatori avessero timore e non paura. Il timore ti dà attenzione, la paura ti pietrifica…”. Un discorso che funzionò solo in parte, vista la prima mezz’ora giocata dai Cityzens. Ma tant’è. Il Napoli di Luciano Spalletti, al secondo anno, dovrà avere quel timore, quel senso di appartenenza che il Milan ha avuto in questa stagione. Senza, non si potrà sognare. Non si parla di scudetto, ma anche di superare il girone di Champions League se dovessero capitare due big, com’è già successo negli anni scorsi.
In questo senso, l’arrivo di giovani può dare una grossa mano: l’uruguagio e il georgiano sembrano indicare la via. Quella sfrontatezza che ha Osimhen nel colpire il pallone di testa due giorni dopo il ritorno dall’infortunio, col rischio di rompersi definitivamente la faccia. Ecco, se il Napoli avesse trovato in Olivera e Kvaratskhelia, due giocatori dal carattere del nigeriano, non potrebbe che beneficiarne quando incontrerà le big e sarà il momento di misurare se stesso.
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