Da diversi giorni fa discutere lo scenario di un budget di appena 20mln di euro sul mercato. Fermo restando che la cifra può triplicarsi considerando i giocatori in uscita (come Pavoletti o Tonelli) e quelli che rientrano da prestiti (il solo Duvan può portare altri 18-20mln in cassa), è evidente però un cambio di strategia del club azzurro rispetto agli ultimi anni in cui una grande cessione ha spesso portato ad un grande budget e quindi a tanti arrivi. La società ha impegnato capitali importanti anche del prossimo quinquennio ed è un primo segnale sulla volontà di provarci, tenendo per la prima volta tutti.
In questa sessione di mercato il Napoli s’è esposto come mai prima d’ora sui rinnovi di contratto. Con l’ultimo accordo con Mertens il club ha portato il monte stipendi a circa 95mln di euro ed all’appello manca ancora il rinnovo di Ghoulam che può alzarlo di altri 4mln lordi fino a toccare il muro dei 100mln. Negli ultimi dodici mesi, parallelamente alla crescita di quasi tutta la rosa sotto la guida di Maurizio Sarri, il Napoli ha blindato praticamente l’intera rosa, adeguando anche elementi come Hysaj che avevano quattro anni alla scadenza e risolvendo anche i rinnovi più spinosi come quelli di Albiol e Koulibaly e naturalmente Insigne, quando sembrava ad un passo dalla rottura. Oltre Mertens, sopra i 4mln di euro a stagione ci sono Hamsik ed Insigne e abbondantemente sopra i 2mln Albiol, Callejon e Milik. Una crescita non da poco, rispetto ai circa 85mln di euro della scorsa stagione ed a fronte a un fatturato in crescita ma che a livello strutturale – e quindi senza plusvalenze ed i ricavi Champions – è di circa 130-140mln.
