Rieccolo, il campione. Il fenomeno. Quella testa riccioli e sregolatezza che un quarto di secolo fa fu immagine e fortuna di una Napoli ancora percorsa dai dolori e dai brividi della complicata ripresa dopo il terremoto. Rieccolo Diego Maradona. Torna a Napoli. Ci torna oggi dopo quasi otto anni dall’ultima volta, quando ci venne per fare festa a Ciro Ferrara che salutava il calcio. Inevitabilmente rubò la scena e il cuore dei tifosi, allora, Diego. Ma Ferrara non s’offese. Anzi, tutt’altro quando il San Paolo scattò in piedi per abbracciare il suo campione finalmente ritrovato. Da allora, da quel giugno del 2005, Maradona a Napoli non c’è tornato più. L’ha sfiorata la città, ma non s’è mai fermato. Lo farà oggi. D’accordo, il suo sarà un vero e proprio blitz – arrivo a Roma direttamente da Dubai, trasferimento a Napoli, una intervista t.v., poi, domani, assieme ai suoi legali, una conferenza stampa per dire la sua sul contenzioso con il fisco e via di nuovo a Fiumicino per tornare a casa – ma basterà per rinnovare il suo antico e forte legame con Napoli e coi napoletani.
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